Quale soft power per l’Italia ?

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07
février 2022
De 19:00 à 20:00
Roma/Online
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Secondo Joseph S. Nye, il Soft Power va definito come « il potere di seduzione che uno Stato esercita sugli altri ». Secondo questo teoria, il peso di un paese sulla scena internazionale dipende sì dalla forza militare e da quella economica, ma in misura crescente dalla sua capacità di affermarsi mediante la comunicazione, l’immagine e la cultura. Il soft power, in effetti, negli ultimi anni, è diventato sempre più un aspetto fondamentale dell’azione internazionale degli stati, che lo usano spesso e volentieri come strumento di influenza alternativo al mero dispiegamento della forza.

Dalla storia, all’arte, fino alla musica – come testimonia anche il festival di Sanremo, la cui edizione di quest’anno si è appena conclusa -, l’Italia sembra avere un enorme potenziale, fino a potersi definire facilmente una « superpotenza culturale ». Anche, a volte, suo malgrado. Perché, per trasformarsi in vero Soft Power, capace quindi di generare un beneficio per il paese in termini di influenza e di ricadute economiche, il generico prestigio culturale non basta : deve tradursi in istituzioni e azioni precise.

Che ruolo hanno la cultura e l’arte nella proiezione dell’Italia nel mondo ? Esiste una strategia condivisa ? E quali lezioni possono essere tratte nel contesto europeo ?

Ne parleremo al prossimo lunedì del GC con :

L’incontro sarà trasmesso live su Facebook e sul conto Twitter @ilGC_

7 février 2022
De 19:00 à 20:00
Roma/Online