Il mondo occidentale ha conosciuto una lunga stagione segnata dal populismo e dalla vittoria delle forze antisistema. La Brexit, Donald Trump, il Movimento 5 stelle hanno ridefinito gli equilibri politici degli anni 2010, rinforzando fenomeni simili in tutta Europa. La pandemia e la guerra in Ucraina hanno contribuito a esaurire questo ciclo, che tuttavia influenza ancora molte democrazie europee. Come scrive Giovanni Orsina nel suo articolo pubblicato nel primo numero cartaceo del Grand Continent in italiano, Fratture della guerra estesa :
« Quel che stiamo osservando da una quindicina d’anni a questa parte – dalla Grande Recessione in poi, grosso modo – può essere descritto a mio avviso come la protesta di un segmento consistente dell’opinione pubblica delle democrazie avanzate contro la perdita di controllo sul proprio contesto esistenziale. […] Una ribellione del “vistocogliocchi” contro il “sentitodire”, se vogliamo ricorrere a una metafora letteraria traendola dal monumentale Horcynus Orca di Stefano D’Arrigo. Che i migranti pagheranno le pensioni ai vecchi europei è un sentitodire – che quegli stessi migranti li si incontri sulla soglia dei supermercati col cappello in mano è un vistocogliocchi. Che l’Italia rischi il default è un sentitodire – disoccupazione e povertà che un welfare sottofinanziato non sa più mitigare sono un vistocogliocchi ».
Quanto è importante oggi questa dinamica ? Per discuterne abbiamo invitato :
Come tutti i lunedì del Grand Continent, l’evento è aperto a tutti ma le iscrizioni sono obbligatorie a questo link.
Per sostenere il nostro lavoro è possibile abbonarsi qui.