Prospettive


Andriy Shevchenko, stella del calcio internazionale e oggi allenatore della nazionale ucraina, è stato al centro delle ripetute crisi che hanno colpito lo spazio post-sovietico dalla dissoluzione dell’URSS. Da icona sportiva a politico fallito dopo la sua breve carriera con il partito Ukrajina – Vpered, si è spesso trovato scisso tra un’identità russa e una ucraina, in una situazione in cui il calcio conferma di essere il calcestruzzo delle identità nazionali europee.

Se spesso all’industria del lusso è attribuito un valore meramente economico, la Francia dimostra come esso in realtà abbia un forte potenziale geopolitico. In un momento in cui l’approfondimento dei legami tra Roma e Parigi sono di nuovo all’ordine del giorno, in quest’articolo Uberto Andreatta prende spunto da Proust e Machiavelli, passando per il Re Sole, per indicare come l’Italia potrebbe fare tesoro dell’esperienza d’oltralpe e usare la propria industria del lusso in maniera strategica per trasmettere ‘una certa idea di sé’.

In questa conversazione con Alice Fill, lo storico Lorenzo Kamel si sofferma sui movimenti di fondo che spiegano il recente aumento delle tensioni tra Israele e Palestina. Dando ampio spazio alla storia della regione e alla natura dei differenti attori, nonché alle forze presenti sul territorio, offre un’analisi su vari livelli per comprendere le questioni legate al riacutizzarsi del conflitto.

In questo working paper, l’economista Andrea Capussela offre una prospettiva critica sul piano di ripresa italiano. Secondo lui, la ripresa deve usare una scala diversa: l’Europa. Allo stesso tempo, anche l’Unione deve scommettere sulla penisola. Un approccio audace, da leggere in continuità con le proposte di Jean Pisani-Ferry e Olivier Blanchard per la Francia.

Dalla scuola dai gesuiti ai più alti livelli della burocrazia nazionale ed europea, la traiettoria di Mario Draghi è quella di un uomo che ha compreso il funzionamento delle regole dell’Europa del XXI secolo per usarle a proprio vantaggio. In questo ritratto particolarmente vivido, Ben Judah ricostruisce la serie di scommesse che hanno portato Draghi fino alla Presidenza del Consiglio.

Mentre, nel contesto della crisi sanitaria, gli Stati sembrano riscoprire le attrattive del protezionismo e dell’isolazionismo, la necessità di una governance globale dei beni comuni di fronte alle sfide che l’umanità intera si trova a dover affrontare è più evidente che mai. Sotto la direzione della professoressa Mireille Delmas-Marty, pubblichiamo il secondo numero della Revue européenne du droit, i cui contributi cercano di definire le caratteristiche di una governance globale pluralista e gli strumenti giuridici capaci di incarnarla, per assicurare l’unità nella pluralità.