Studi


La vittoria di Trump è stata netta. Ma un’osservazione dettagliata dei dati aggiornati permette già di mostrare che essa si è basata su una composizione piuttosto inedita — un’impressionante inversione pro-Trump tra i giovani uomini latini, accompagnata da un distacco dei Democratici nelle banlieue bianche e benestanti.

Una lezione fondamentale delle elezioni, spesso trascurata, guiderà gli anni a venire: lo tipping-point state. Nonostante il successo di Trump, la coalizione repubblicana ha perso in efficacia elettorale. È in corso una profonda ricomposizione — sintesi in 10 punti e 10 carte e grafici.

Galvanizzato e sostenuto da una nuova legittimità, Trump agirà con forza — e rapidità.

Per gli Stati Uniti, è probabile che questa vittoria avrà un impatto economico almeno pari a quello che ebbe l’arrivo al potere di Reagan 43 anni fa.

Cosa aspettarsi dai primi giorni? Come prepararsi ai cambiamenti rapidi e possibilmente drastici che la prossima amministrazione Trump si prepara a mettere in atto?

Il voto per Trump è solo una questione di percezione?

Il buoni dati sull’economia statunitense nascondono realtà ben più oscure.

Su temi come l’alimentazione, la salute, le carceri, il consumo di droga riuniamo in questa analisi i principali indicatori del perdurare di una crisi profonda in un paese che si prepara ad eleggere il suo futuro presidente.

Con quali Stati Harris o Trump potranno vincere le elezioni presidenziali? Dove otterranno i grandi elettori necessari per superare la fatidica soglia dei 270 grandi elettori?

In vista di quella che si annuncia come una lunga notte americana, durante la quale la redazione si mobiliterà per seguire in diretta l’ultima grande elezione dell’anno, vi offriamo un esclusivo strumento interattivo che vi permetterà di visualizzare dinamicamente l’evoluzione dei voti del collegio elettorale a seconda degli Stati e di simulare i risultati.

Erede del nazismo, diviso fin dagli esordi tra la fedeltà al nazionalismo tedesco e il liberalismo conservatore, il partito oggi guidato da Herbert Kickl ha subito una serie di cambiamenti per poi trasformare radicalmente il suo discorso.

La storia particolare di questo partito di estrema destra lo rende unico in Europa, non solo per la sua importanza nel panorama politico austriaco del dopoguerra, ma anche per la sua strategia.

Il segretario generale dell’Eliseo, Alexis Kohler, ha annunciato sabato 21 settembre alle 19.49 (ora di Parigi) la composizione del governo Barnier, che si riunirà in Consiglio dei ministri alle 15 di lunedì 23 settembre.

Rispetto al governo Attal, il governo Barnier sarà molto meno parigino, più femminile, con profili di varia provenienza (dimezzando il numero di ministri che hanno studiato a Sciences Po)—prova di una certa continuità: un terzo dei ministri ha già fatto parte di un governo Attal o Borne.

Cinque tendenze per capire la geografia e l’orientamento del nuovo esecutivo francese.

Fenomeno europeo, il sovraffollamento delle carceri sta prendendo una piega tragica in Italia. Dall’inizio dell’anno, il numero di suicidi nelle carceri è aumentato. Puntando su una politica penale fortemente repressiva, il governo Meloni sembra aver raggiunto un’impasse: con la creazione di un numero sempre maggiore di reati, le carceri italiane sono entrate in un circolo vizioso che trascura problemi sociali strutturali.

Il contratto sociale nordico ci sembra stranamente lontano, proprio come sembrano lontani la pandemia e le sue conseguenze. Eppure, nell’autonomia della tecnologia dalla politica che caratterizza la Scandinavia, c’è un modello di buon governo che può essere esportato. Fabrizio Tassinari ha incontrato Anders Tegnell, epidemiologo e architetto della risposta della Svezia alla Covid-19. A tre anni di distanza, trae lezioni da una resilienza unica.