Spunti di dottrina


Il disfacimento dell’ordine internazionale potrebbe avere una causa tanto semplice quanto profonda: gli Stati-nazione non hanno spazio nel mondo digitale.

Da Marte alla Westfalia, passando per Thiel e Trump, uno degli intellettuali più originali della Silicon Valley traccia una nuova mappa del mondo nell’era dell’intelligenza artificiale.

L’autonomia strategica europea non si basa solo sulle armi.

Per garantire la propria indipendenza coniugando sovranità e solidarietà, l’Unione deve ripensare i propri partenariati internazionali.

Rémy Rioux, Thomas Mélonio e Alban Schwerer dell’Agenzia francese per lo sviluppo propongono una tabella di marcia.

«Il silenzio con cui l’Europa ha risposto alle intimidazioni di Donald Trump ha fatto il giro del mondo, risuonando come un’ammissione della nostra impotenza. Spetta ora a noi ridare all’Europa una voce forte — quella dei popoli uniti, consapevoli del loro peso e determinati a costruire insieme il loro destino».

Uno spunto di dottrina firmato Dominique de Villepin.

Un metodo di sviluppo web che cerca di hackerare il cuore dell’America potrebbe distruggere il duo Trump-Musk — e anche spiegare l’avvicinamento tra Washington e Mosca.

Al centro dell’accelerazione reazionaria, il D.O.G.E. si basa su una contraddizione interna che rischia di compromettere l’Impero Trump.

Andrea Venanzoni introduce un concetto chiave.

«Affrontando direttamente il potere e l’influenza delle Big Tech, gli Europei possono ancora costruire un’alternativa. Solo a questa condizione la tecnologia potrà continuare a contribuire alla prosperità comune – invece di trasformarsi in uno strumento di dominio che consente a una minuscola élite di asservire il resto dell’umanità.»

Un inedito firmato da Daron Acemoğlu, Premio Nobel per l’Economia.