
Tra Gaza e Trump, in un’estate segnata dall’inerzia europea, il dubbio si fa strada.
Partendo da una diagnosi severa, Mario Draghi dimostra che è possibile agire — e sperare.
Presentiamo qui questo appello ai cittadini europei.
Tra Gaza e Trump, in un’estate segnata dall’inerzia europea, il dubbio si fa strada.
Partendo da una diagnosi severa, Mario Draghi dimostra che è possibile agire — e sperare.
Presentiamo qui questo appello ai cittadini europei.
Il disfacimento dell’ordine internazionale potrebbe avere una causa tanto semplice quanto profonda: gli Stati-nazione non hanno spazio nel mondo digitale.
Da Marte alla Westfalia, passando per Thiel e Trump, uno degli intellettuali più originali della Silicon Valley traccia una nuova mappa del mondo nell’era dell’intelligenza artificiale.
L’autonomia strategica europea non si basa solo sulle armi.
Per garantire la propria indipendenza coniugando sovranità e solidarietà, l’Unione deve ripensare i propri partenariati internazionali.
Rémy Rioux, Thomas Mélonio e Alban Schwerer dell’Agenzia francese per lo sviluppo propongono una tabella di marcia.
Per affrontare Trump, bisogna uscire — il più rapidamente possibile — dallo spettacolo del momento e pensare al lungo termine.
Uno spunto di dottrina firmato dallo storico Ludovic Tournès
«Il silenzio con cui l’Europa ha risposto alle intimidazioni di Donald Trump ha fatto il giro del mondo, risuonando come un’ammissione della nostra impotenza. Spetta ora a noi ridare all’Europa una voce forte — quella dei popoli uniti, consapevoli del loro peso e determinati a costruire insieme il loro destino».
Uno spunto di dottrina firmato Dominique de Villepin.
J. D. Vance e il suo entourage teologico-politico sono calati su Roma con una proposta e una minaccia.
Alberto Melloni firma uno spunto di dottrina per capire come e perché la Casa Bianca di Trump vuole prendere il controllo del conclave e cambiare la Chiesa.
Un metodo di sviluppo web che cerca di hackerare il cuore dell’America potrebbe distruggere il duo Trump-Musk — e anche spiegare l’avvicinamento tra Washington e Mosca.
Al centro dell’accelerazione reazionaria, il D.O.G.E. si basa su una contraddizione interna che rischia di compromettere l’Impero Trump.
Andrea Venanzoni introduce un concetto chiave.
Legittimisti, bonapartisti, orleanisti o, per non limitarsi alla Francia: tradizionalisti, cesaristi e liberali — secondo Olivier Roy, tra San Tommaso e la Silicon Valley, il trumpismo sta cristallizzando un nuovo canone.
Dal Brasile alla Spagna, passando per il Sudafrica, nel 2025 tre vertici possono riparare un multilateralismo rotto dalla prova delle guerre.
Pubblichiamo nelle cinque lingue della rivista l’appello dei tre presidenti a forgiare un nuovo modello.
Uno spunto di dottrina firmato da Pedro Sánchez, Lula e Cyril Ramaphosa.
«Affrontando direttamente il potere e l’influenza delle Big Tech, gli Europei possono ancora costruire un’alternativa. Solo a questa condizione la tecnologia potrà continuare a contribuire alla prosperità comune – invece di trasformarsi in uno strumento di dominio che consente a una minuscola élite di asservire il resto dell’umanità.»
Un inedito firmato da Daron Acemoğlu, Premio Nobel per l’Economia.