Si accorciano le giornate, ma non i cataloghi degli editori. Per aiutarvi a navigare nel mare delle pubblicazioni di scienze sociali nelle diverse lingue europee, anche questo mese prepariamo per voi una selezione. Venti libri da non perdere
La guerra si estende dappertutto. Tra otto mesi si terranno le elezioni europee. Alla Sorbona, Roberta Metsola ha tenuto un discorso essenziale, fondatore, sulle sfide che l’Unione deve affrontare in un mondo che naviga in acque tumultuose. Un testo che vale la pena leggere.
Silvio Berlusconi non c’è più, ma il suo impero mediatico gli è sopravvissuto. Resta importante, anche se è da un decennio che perde slancio. Quale sarà la strategia dei suoi eredi? Perché si attuerà senza dubbio a scala continentale? In questa prospettiva ben informata, Camilla Conti racconta questa successione, che è anche una storia del capitalismo europeo nel XXI secolo.
Politica, tecnocrazia e globalizzazione alla prova delle guerre culturali. La politica del «vistocogliocchi»
PoliticaCome dare un senso alle guerre culturali che attraversano il nostro mondo? Per Giovanni Orsina, il nostro spazio politico è attraversato da una ribellione, quella del «vistocogliocchi», delle certezze sensibili, contro il «sentitodire» del sapere stabilito. Per riannodare i fili della società, la politica dovrà sentire questa rivolta – e cercare degli strumenti per risponderle. Uno spunto di dottrina essenziale.
Il piano di ripresa e investimenti Next Generation EU potrebbe segnare un cambio di paradigma nell’Unione. Dal suo avvio nel 2020 il piano conosce tuttavia numerose difficoltà. In uno studio completo, illustrato da diversi grafici, Boris Julien-Vauzelle fa il punto su un’iniziativa chiave per l’Unione.
AI Act: come l’Europa vuole regolare l’intelligenza artificiale, una conversazione con Dragos Tudorache
Potenza dell'IAL’IA sconvolge tutti i campi ed evolve velocemente. In queste condizioni, come regolarla? È la domanda che emerge da tempo all’interno delle istituzioni europee. Per capire in cosa l’Unione sia all’avanguardia, ma anche le sfide che le restano da affrontare, abbiamo discusso con Dragos Tudorache, il co-relatore dell’AI Act al Parlamento Europeo.
Sono 600 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Irpin, Charkhiv, Bachmut, Robotyne… i nomi delle battaglie sono ormai famosi, ma qual è la situazione al fronte e come potrebbe evolversi la guerra? Proponiamo 10 punti sintetici accompagnati da 15 carte e grafici.
Tusk contro il PiS su un terreno minato: la Polonia dopo le elezioni
La Polonia dopo un'elezione storicaIl PiS di Jarosław Kaczyński ha perso le elezioni, ma niente assicura che le opposizioni possano uscire vincitrici dal periodo post-elettorale. Jarosław Kuisz, redattore in capo di Kultura Liberlna, risponde alle nostre domande, un giorno dopo l’elezione europea più importante dell’anno
Abbiamo incontrato il Presidente del Consiglio europeo per la sua prima grande intervista dall’inizio della guerra del Sukkot. Mentre la rottura in Medio Oriente scava nelle fratture di una guerra che si estende su tutta la terra, Charles Michel propone un nuovo metodo — «dobbiamo essere intelligenti, abili».
Da qualche mese, Fabrice Deprez osserva l’Ucraina da vicino. Forte delle testimonianza raccolte ovunque in Ucraina, ci racconta un conflitto di venti mesi, un periodo in cui tutto è cambiato. Cosa fare mentre la prospettiva della pace non è mai apparsi così lontana? La domanda è la chiave di questa istantanea di una società – più che mai – in guerra.