Oggi, all’Università Carolina di Praga, Olaf Scholz ha esposto la sua visione dell’Europa, in un discorso che fa da contraltare a quello di Macron alla Sorbona. Oltre la retorica, bisogna leggere il discorso con attenzione. Ecco la prima traduzione in italiano, commentata.
Per molti aspetti, l’attesissimo e commentatissimo viaggio di Emmanuel Macron in Algeria era destinato a segnare una rottura. Tra la necessità di rinnovare le relazioni bilaterali e la riorganizzazione delle alleanze, questo tentativo può essere compreso solo incrociando la scala locale e quella internazionale. Gilles Kepel, inviato speciale del Presidente della Repubblica per il Medio Oriente e il Mediterraneo, analizza e racconta i retroscena di questo viaggio.
Illustrazioni inedite di Jacques Ferrandez, parte della delegazione francese.
Da molto tempo, la capo-fila di un partito post-fascista sta conducendo un’operazione ambiziosa e complessa per prendere il potere in Italia partendo da una coalizione detta di “centro-destra”. Questo essenziale approfondimento di Lorenzo Castellani aiuta a capire meglio chi è Giorgia Meloni, che i sondaggi vedono favorita per le elezioni del 25 settembre.
La fatwa emessa nel 1989 dall’Ayatollah Khomeini aveva come obiettivo di imporre il suo dominio sui gruppi sunniti più radicali. Il politologo Gilles Kepel analizza la lunga rivalità tra queste denominazioni, che hanno avuto come risultato l’attentato a Salman Rushdie da parte di un Musulmano Sciita.
Mario Draghi ha pronunciato al Senao uno dei discorsi più interessanti e complessi della sua carriera politica. Lorenzo Castellani analizza la sua retorica particolare – allo stesso tempo molto tecnocratica ma che parla direttamente al popolo, senza nessuna mediazione.
È ormai fattuale: bisognerà continuare a fare i conti con la nuova estrema destra. Fino a che, presto, non sarà più una novità sulla scena politica. Al posto di stupirsi, a ogni tornata elettorale, dei risultati dei rappresentanti di questa tendenza politica in Europa e di lamentarsi dello spostamento verso destra del dibattito pubblico, Steven Forti si pone l’obiettivo di capire le caratteristiche comuni di questi fenomeni politici.
Si tratta di un paradosso ben conosciuto e collaudato: mentre sembra incapace di produrre cambiamenti strutturali, l’Unione reagisce sempre meglio e più rapidamente alle crisi. In questa panoramica, Riccardo Perissich ripercorre le trasformazioni che potrebbero delineare la forma dell’Europa dopo la guerra in Ucraina.
Poche settimane prima del vertice della NATO di Madrid e all’occasione del lancio della versione integrale spagnola del Grand Continent, il ministro degli Esteri José Manuel Albares definisce in un testo inedito il concetto strategico per l’Alleanza atlantica. Un contributo chiave che pubblichiamo oggi nelle cinque lingue della rivista.
La guerra in Ucraina non ha ricomposto un mondo in blocchi. Ma perché gli occidentali si sono sorpresi di trovarsi “soli al mondo”? Secondo Mario Pezzini, la via d’uscita dall’interregno in Europa consiste nell’affrontare i problemi repressi e nel costruire alleanze strategiche.
Dopo la pandemia, dopo l’Ucraina, come si prepara l’Europa a entrare negli anni Venti?
Uno spunto di dottrina per orientarsi nell’interregno – firmato da Charles Michel.