Politica

Lettura estesa

Da molto tempo, la capo-fila di un partito post-fascista sta conducendo un’operazione ambiziosa e complessa per prendere il potere in Italia partendo da una coalizione detta di “centro-destra”. Questo essenziale approfondimento di Lorenzo Castellani aiuta a capire meglio chi è Giorgia Meloni, che i sondaggi vedono favorita per le elezioni del 25 settembre.

La fatwa emessa nel 1989 dall’Ayatollah Khomeini aveva come obiettivo di imporre il suo dominio sui gruppi sunniti più radicali. Il politologo Gilles Kepel analizza la lunga rivalità tra queste denominazioni, che hanno avuto come risultato l’attentato a Salman Rushdie da parte di un Musulmano Sciita.

Mario Draghi ha pronunciato al Senao uno dei discorsi più interessanti e complessi della sua carriera politica. Lorenzo Castellani analizza la sua retorica particolare – allo stesso tempo molto tecnocratica ma che parla direttamente al popolo, senza nessuna mediazione.

È ormai fattuale: bisognerà continuare a fare i conti con la nuova estrema destra. Fino a che, presto, non sarà più una novità sulla scena politica. Al posto di stupirsi, a ogni tornata elettorale, dei risultati dei rappresentanti di questa tendenza politica in Europa e di lamentarsi dello spostamento verso destra del dibattito pubblico, Steven Forti si pone l’obiettivo di capire le caratteristiche comuni di questi fenomeni politici.

Si tratta di un paradosso ben conosciuto e collaudato: mentre sembra incapace di produrre cambiamenti strutturali, l’Unione reagisce sempre meglio e più rapidamente alle crisi. In questa panoramica, Riccardo Perissich ripercorre le trasformazioni che potrebbero delineare la forma dell’Europa dopo la guerra in Ucraina.

Poche settimane prima del vertice della NATO di Madrid e all’occasione del lancio della versione integrale spagnola del Grand Continent, il ministro degli Esteri José Manuel Albares definisce in un testo inedito il concetto strategico per l’Alleanza atlantica. Un contributo chiave che pubblichiamo oggi nelle cinque lingue della rivista.

La guerra in Ucraina non ha ricomposto un mondo in blocchi. Ma perché gli occidentali si sono sorpresi di trovarsi “soli al mondo”? Secondo Mario Pezzini, la via d’uscita dall’interregno in Europa consiste nell’affrontare i problemi repressi e nel costruire alleanze strategiche.

L’invasione dell’Ucraina ci avvicina alla fine di un mondo, e ci allontana dalla fine dell’interregno. La forma del nuovo ordine globale continua a delinearsi sotto i nostri occhi, sempre più precisa, sempre più inquietante – fino alla prossima crisi.