Politica

Lettura estesa

Lo stato neoliberista occidentale sembra ormai esaurito, sacrificato sull’altare della pandemia e della crisi economica. Prendendo ispirazione dal modello cinese e imparando dal passato, Joe Biden e alcuni leader europei si stanno muovendo verso un modello di Stato più interventista, segnando l’inizio di una nuova era – la cui natura, progressista o regressiva, è ancora da determinare.

A cavallo tra il Mediterraneo e l’Europa continentale, a partire dall’inizio del secolo i Balcani sono stati lasciati fuori dal gioco geopolitico a causa delle loro limitate dimensioni economiche e demografiche. Eppure, pur lontani dai grandi temi scottanti, sono la scena di un confronto informale tra le tre grandi potenze: Stati Uniti, Unione Europea e Cina, con quest’ultima che approfitta della stagnazione del processo d’integrazione europea per imporsi come partner essenziale.

In questo testo programmatico, l’HRVP Josep Borrell delinea la sua dottrina per l’Indo-Pacifico. Secondo il capo della diplomazia europea, l’Unione deve adottare un approccio strategico a questa regione del mondo, in termini di commercio, ma anche di sicurezza.

In questa conversazione con Alice Fill, lo storico Lorenzo Kamel si sofferma sui movimenti di fondo che spiegano il recente aumento delle tensioni tra Israele e Palestina. Dando ampio spazio alla storia della regione e alla natura dei differenti attori, nonché alle forze presenti sul territorio, offre un’analisi su vari livelli per comprendere le questioni legate al riacutizzarsi del conflitto.

Dalla scuola dai gesuiti ai più alti livelli della burocrazia nazionale ed europea, la traiettoria di Mario Draghi è quella di un uomo che ha compreso il funzionamento delle regole dell’Europa del XXI secolo per usarle a proprio vantaggio. In questo ritratto particolarmente vivido, Ben Judah ricostruisce la serie di scommesse che hanno portato Draghi fino alla Presidenza del Consiglio.

Eletto alla Presidenza del Parlamento il 3 luglio 2019, 10 anni dopo la sua prima volta da deputato europeo, in un anno e mezzo come Presidente David Sassoli ha affrontato crisi migratorie, la diffidenza dei cittadini per l’Europa che ha dato luogo a movimenti sociali ed al populismo, una crisi sanitaria, la gestione dell’accordo Brexit. Il Grand Continent l’ha incontrato, alla vigilia del lancio della Conferenza sul Futuro dell’Europa. In quest’intervista esclusiva, la più lunga concessa a una rivista, Sassoli presenta il ruolo attuale del Parlamento europeo, così come la propria visione su come affrontare le sfide dell’Unione europea, sia all’interno che all’esterno dei suoi confini.

Il tecnopopulismo origina da uno scollamento tra politica e società: lungi dal risolvere questa frattura, i tecnopopulisti la esacerbano, erodendo le basi della rappresentanza democratica. La chiave per uscire da questa situazione di stallo sta nella ricerca di nuove forme di intermediazione politica.