Politica

Lettura estesa

Visto dall’Europa, l’“arco delle crisi” che avvolge l’Africa settentrionale e il Medio Oriente ormai da qualche anno si è avvicinato significativamente ai confini del continente. In questo articolo, frutto di un lungo lavoro di analisi, Charles Thépaut propone un nuovo metodo per costruire una politica comune sul versante meridionale dell’Europa, in un processo di chiarimento delle condizioni e delle responsabilità con l’alleato americano.

All’edizione di quest’anno della Munich Security Conference, gli interventi dei tre leader di USA, Germania e Francia hanno mostrato un Occidente che si muove oggi con tre diverse velocità, che rappresentano altrettante possibilità di deviazione rispetto all’atlantismo tradizionale. Da queste tre posizioni passa l’evoluzione geopolitica dell’Occidente nei prossimi anni, scrive Lorenzo Monfregola.

La corsa al vaccino sta ridefinendo la geopolitica su scala globale. Come possiamo avere accesso ai dati giusti? Come decifrare i cambiamenti strutturali apportati da questo sconvolgimento? Questa pagina offre una sintesi indispensabile.

La (de)militarizzazione, il disarmo, e il controllo di armi e mezzi della violenza rappresentano questioni sociali ed economiche centrali rispetto agli eventi che scuotono il Myanmar. Secondo Francesco Buscemi, tali questioni sono centrali perché forniscono molteplici chiavi di lettura degli eventi legati al cosiddetto colpo di stato, e al contempo rappresentano potenziali arene socio-economiche tramite cui scardinare e ripensare le relazioni tra società e istituzioni (statali e non-statali) su basi trans-etniche ed intersezionali.

La partecipazione di Matteo Renzi come ospite di spicco alla conferenza della Future Investment Initiative (FII), un evento finanziato dal Fondo sovrano di investimenti dell’Arabia Saudita, ha sollevato una serie di interrogativi su un possibile conflitto di interessi da parte di un senatore della Repubblica in carica. Ma oltre ai chiari risvolti ‘globali’, la parole dell’ex sindaco di Firenze hanno anche un importante peso di geopolitica ‘locale’, in quanto propongono una visione ben precisa della city diplomacy e dello sviluppo urbano.

Dietro la narrazione dell’attivismo vaccinale europeo si nascondono molte difficoltà: oltre alle barriere logistiche e normative alla sua distribuzione, il vaccino mette faccia a faccia la politica globale dei rapporti di forza tra gli stati con un immaginario geopolitico “quotidiano”. Una prospettiva della geografa Luiza Bialasiewicz.