Diversi leader politici hanno accettato l’invito del futuro presidente a partecipare alla cerimonia di insediamento.

  • Il giovane presidente dell’Ecuador Daniel Noboa farà il suo primo viaggio ufficiale nel Paese da quando è entrato in carica il 23 novembre 2023. Anche il presidente cileno Gabriel Boric ha confermato la sua presenza. 
  • L’ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro è stato invitato e ha annunciato che parteciperà all’inaugurazione. Lula, dal canto suo, ha annunciato che non parteciperà e sarà rappresentato dal suo ministro degli Esteri Mauro Vieira. 
  • Anche il Primo Ministro ungherese Viktor Orbán ha confermato la sua presenza. 
  • Anche Volodymyr Zelensky sarà a Buenos Aires. Javier Milei ha espresso una posizione di chiaro sostegno all’Ucraina e pochi giorni dopo la sua elezione ha persino proposto di organizzare un vertice di pace in Argentina. 

La composizione della squadra di governo di Javier Milei si è fatta più chiara negli ultimi giorni. 

  • Patricia Bullrich, la candidata della destra tradizionale che è stata sconfitta al primo turno e che ha chiesto di votare per Milei al secondo, diventerà ministro della Sicurezza. Ha già ricoperto questa carica sotto il presidente Mauricio Macri. Per il posto chiave di ministro dell’Economia, Milei ha nominato Luis Caputo, anch’egli vicino a Macri. 
  • Il suo ministro degli Esteri, Diana Mondino, proviene dal suo partito La Libertad Avanza.
  • Per la carica di procuratore del Tesoro, Javier Milei ha scelto Rodolfo Barra, una nomina molto controversa a causa del passato da militante di Barra all’interno di un movimento nazista. 
  • Milei ha anche annunciato la creazione di un «Ministero del Capitale Umano» che comprenderà la salute, l’istruzione, il lavoro e lo sviluppo sociale e sarà guidato da Sandra Pettovello di La Libertad Avanza. 

Javier Milei si è già recato a Washington il 28 novembre per incontrare i funzionari statunitensi. 

  • Milei ha incontrato il consigliere per la sicurezza nazionale di Biden, Jake Sullivan. Sullo sfondo della rivalità degli Stati Uniti con la Cina, Milei ha finora manifestato la sua opposizione a Pechino e sembra destinato a invertire la politica di relativo avvicinamento alla Cina perseguita sotto la presidenza di Alberto Fernández. 
  • Il futuro ministro degli Esteri di Milei ha già annunciato che l’Argentina non entrerà nei BRICS, ribaltando la decisione dell’amministrazione Fernández.
  • Il futuro ministro dell’Economia Luis Caputo ha incontrato i funzionari del FMI e del Tesoro degli Stati Uniti. Secondo quanto riferito, sono state avviate trattative con il FMI per un nuovo accordo sul debito argentino di 43,4 miliardi di dollari nei suoi confronti.

C’è stato anche uno scambio scritto con Elon Musk sul social network X, di proprietà del miliardario. 

  • Musk ha mostrato una vicinanza ideologica con Milei, condividendo un’intervista in cui quest’ultimo esponeva argomenti e riferimenti classici associati all’ideologia libertaria per illustrare la sua opposizione al principio della redistribuzione della ricchezza – un post che ha raccolto ad oggi più di 60 milioni di visualizzazioni. Milei ha risposto: «Elon, dobbiamo parlarne».
  • Il giorno successivo alle elezioni presidenziali, il 20 novembre, Musk aveva già mostrato il suo sostegno ideologico a Milei, dichiarando, sempre su X, che con l’elezione di Milei l’Argentina era «sul cammino per la prosperità».

Secondo l’ex presidente ecuadoriano Rafael Correa, attualmente rifugiato politico in Belgio, «Milei è la cosa peggiore che possa capitare all’Argentina, ma la migliore che possa capitare alla sinistra latinoamericana, perché sarà un vero disastro».