È possibile tracciare un parallelo tra il ruolo centrale svolto da Mediobanca, la banca creata nel 1946 da Enrico Cuccia, attraverso il Piano Marshall, e la sfida che l’Europa deve affrontare nell’attuale contesto geopolitico? La storia di Mediobanca e il suo ruolo nella ricostruzione dell’Europa del dopoguerra invita a riflettere sul posto che il Vecchio Continente vuole occupare nel mondo, alla luce del piano europeo di ripresa.
L’editore e scrittore Roberto Calasso non c’è più. La sua dipartita è l’occasione per ripercorrere un periodo della letteratura italiana segnato dalla sua impronta. In questo testo, scritto da una delle più grandi specialiste della sua opera, rendiamo omaggio alla monumentale vita dello storico direttore della mitica casa editrice Adelphi e del geniale autore di fama internazionale di una vasta “Opera senza nome”.
Le Olimpiadi “della Rinascita” che si aprono oggi a Tokyo saranno le prime nella storia a tenersi senza spettatori. Al di là delle condizioni particolari legate alla pandemia, vale la pena di analizzare la narrazione che circonda la decisione di mantenere questo evento, che è stato concepito fin dall’inizio come un tentativo di redenzione dopo il disastro di Fukushima nel 2011.
Lo stato neoliberista occidentale sembra ormai esaurito, sacrificato sull’altare della pandemia e della crisi economica. Prendendo ispirazione dal modello cinese e imparando dal passato, Joe Biden e alcuni leader europei si stanno muovendo verso un modello di Stato più interventista, segnando l’inizio di una nuova era – la cui natura, progressista o regressiva, è ancora da determinare.
In questo testo programmatico, l’HRVP Josep Borrell delinea la sua dottrina per l’Indo-Pacifico. Secondo il capo della diplomazia europea, l’Unione deve adottare un approccio strategico a questa regione del mondo, in termini di commercio, ma anche di sicurezza.
Andriy Shevchenko, stella del calcio internazionale e oggi allenatore della nazionale ucraina, è stato al centro delle ripetute crisi che hanno colpito lo spazio post-sovietico dalla dissoluzione dell’URSS. Da icona sportiva a politico fallito dopo la sua breve carriera con il partito Ukrajina – Vpered, si è spesso trovato scisso tra un’identità russa e una ucraina, in una situazione in cui il calcio conferma di essere il calcestruzzo delle identità nazionali europee.
In questa cronaca in forma di diario, Gilles Kepel analizza quella che si dovrebbe ormai chiamare la “guerra degli undici giorni” tra le forze armate israeliane e Hamas mettendo al centro del gioco gli attori regionali, nel contesto particolare dell’insediamento della nuova amministrazione americana.
Se spesso all’industria del lusso è attribuito un valore meramente economico, la Francia dimostra come esso in realtà abbia un forte potenziale geopolitico. In un momento in cui l’approfondimento dei legami tra Roma e Parigi sono di nuovo all’ordine del giorno, in quest’articolo Uberto Andreatta prende spunto da Proust e Machiavelli, passando per il Re Sole, per indicare come l’Italia potrebbe fare tesoro dell’esperienza d’oltralpe e usare la propria industria del lusso in maniera strategica per trasmettere ‘una certa idea di sé’.
In questa conversazione con Alice Fill, lo storico Lorenzo Kamel si sofferma sui movimenti di fondo che spiegano il recente aumento delle tensioni tra Israele e Palestina. Dando ampio spazio alla storia della regione e alla natura dei differenti attori, nonché alle forze presenti sul territorio, offre un’analisi su vari livelli per comprendere le questioni legate al riacutizzarsi del conflitto.
In questo working paper, l’economista Andrea Capussela offre una prospettiva critica sul piano di ripresa italiano. Secondo lui, la ripresa deve usare una scala diversa: l’Europa. Allo stesso tempo, anche l’Unione deve scommettere sulla penisola. Un approccio audace, da leggere in continuità con le proposte di Jean Pisani-Ferry e Olivier Blanchard per la Francia.