Studi


La guerra del Sukkot provocherà uno choc petrolifero? Mentre la guerra tra Israele e Hamas potrebbe entrare in una nuova dimensione, i principali esportatori di greggio si inquietano per la situazione del mercato. Cinquant’anni fa, i prezzi esplodevano sullo sfondo della guerra del Kippur. In questo studio, Giuliano Garavini esamina la relazione tra questi due eventi, il contesto, la logica e le conseguenze del primo choc.

Tra Israele e Hamas, la guerra potrebbe svoltare questa settimana. Se la fiammata al confine tra Libano e Israele dovesse diffondersi, quale sarebbe la reazione di Hezbollah? Per capire meglio cos’è e cosa vuole questa organizzazione creata quarant’anni fa per resistere a Israele, Aurélie Daher, specialista della questione, propone una panoramica in 10 punti.

L’attacco su larga scala contro Israele da parte di Hamas la mattina del 7 ottobre è stato un momento che ha cristallizzato le linee di faglia del mondo. Pubblichiamo la prima versione di una mappa inedita – che aggiorneremo sistematicamente – che ci permette di tracciare e studiare le posizioni globali. Sulla scia dell’invasione russa dell’Ucraina da parte di Putin, questa mappa ci aiuta a comprendere i deboli segnali delle nuove alleanze dell’interregno

Almeno 150 persone sono state rapite dopo l’attacco scatenato da Hamas il 7 ottobre. Perché un numero così impressionante? Bisogna capire che l’organizzazione sfrutta la la dottrina dello Stato ebraico sugli ostaggi e i dispersi, facendone un’arma. In dieci punti sintetici Étienne Dignat, autore di La Rançon de la guerre (PUF, 2023), ci fornisce il contesto di questa guerra degli ostaggi: ci spiega cosa significa questo rapimento di massa e perché pone a Israele un dilemma politico e militare cruciale

Da qualche mese, Fabrice Deprez osserva l’Ucraina da vicino. Forte delle testimonianza raccolte ovunque in Ucraina, ci racconta un conflitto di venti mesi, un periodo in cui tutto è cambiato. Cosa fare mentre la prospettiva della pace non è mai apparsi così lontana? La domanda è la chiave di questa istantanea di una società – più che mai – in guerra.

Ovunque le migrazioni tornano al centro dell’agenda — che sia per la guerra, per il riscaldamento climatico, oppure per l’emergere di figure che fanno della «lotta contro l’immigrazione» il fondamento del loro programma e del loro progetto politico. Tra fatti e rappresentazioni, è necessario fare un passo di lato per capire le migrazioni al tempo della guerra in Ucraina. Vi proponiamo il grande panorama della migrazione in 10 punti e 12 grafici e carte

Da qualche giorno dei nuovi video di propaganda spopolano sui social. Il loro scopo? Convincere i giovani russi a combattere in Ucraina. Nel 2024, il budget della difesa diventerà la prima voce di spesa in Russia, aumentando del 70%. Mentre la prossima mossa di Putin nella guerra infinita si annuncia particolarmente brutale, cerchiamo di decodificare le immagini caricaturali, scioccanti e talvolta oscene, con cui viene bombardata una generazione che il Cremlino manda al fronte per il suo miraggio imperiale

Con Giorgio Napolitano (1925-2023), il lungo Novecento si chiude a Roma.

Figlio del fascismo, comunista europeo, figura emblematica del “migliorismo”, uomo chiave delle istituzioni repubblicane e promotore di un’interpretazione eccezionale del ruolo del Presidente della Repubblica… Con la morte a Roma di Giorgio Napolitano, nato a Napoli nel 1925, la Repubblica italiana deve accettare – definitivamente – la fine del lungo Novecento.

Un lungo ritratto firmato Marc Lazar.

I giganti cinesi delle automobili elettriche stanno conquistando il mondo, e hanno già eroso le fondamenta della potentissima industria tedesca dell’automotive, al punto da farle temere una totale scomparsa dal mercato. Alessandro Aresu e Alberto Prina Cerai firmano uno studio indispensabile a cogliere le dinamiche profonde che strutturano il futuro dello scontro tra i capitalismi politici