Politica

Lettura estesa

Una cluster analysis dei risultati delle ultime elezioni legislative negli 8.000 comuni italiani rivela la struttura dell’elettorato italiano.

Secondo questa lettura, è il Nord – senza le sue grandi città, senza la Toscana, senza la Valle d’Aosta e senza l’Alto Adige – a governare l’Italia. Le opposizioni, invece, dominano nel Mezzogiorno.

Uno studio a firma di François Hublet.

In questa prosopografia, David Allegranti e Francesco Maselli ci portano dietro le quinte del prossimo governo Meloni. Al di là delle funzioni più visibili, il percorso degli alti funzionari e dei consiglieri di questa nuova fase tratteggiano il nuovo volto del potere romano — nell’era del tecno-sovranismo.

In Italia sta per ripetersi una sequenza ben nota: l’arrivo al potere di un governo populista dopo una fase tecnocratica. Questa volta però, il modello potrebbe raggiungere il suo limite. Andrea Capussela traccia la storia delle costanti che hanno strutturato la vita politica e partitica italiana dall’affaire Ruby e propone delle soluzioni per affrontare la prospettiva di vedere Meloni arrivare al potere.

Da quando ha iniziato a circolare, l’idea, molto condivisa, non è mai stata precisata. Prima del vertice di Praga, diventa urgente definirne perimetro e concetto. Pubblichiamo qui il primo piano d’azione concreto per la Comunità politica europea.

Da parte di Franz C. Mayer, Jean Pisani-Ferry, Daniela Schwarzer e Shahin Vallée.

Domenica, la coalizione guidata da Giorgia Meloni dovrebbe vincere le elezioni legislative, spingendo la leader post-fascista alla testa del paese. Per capire come l’elettorato si è trasformato dal 2018, bisogna interessarsi ai suoi segmenti politico-ideologici.
Uno studio inedito di Jean-Yves Dormagen che analizza i gruppi che compongono le coalizioni italiane, ma che possono anche dividerle.

Da molto tempo percepito come uno strumento di regolazione della politica interna italiana, il vincolo esterno è un dato essenziale per capire le trasformazioni politiche prima dell’elezione del 25 settembre. La favorita, Giorgia Meloni, cammina su un filo, tra incarnazione di un rinnovamento di destra ed esigenza di rispettabilità all’estero. Tuttavia, qualcosa è cambiato. Qui sta la grande novità: i vincoli esterni non sono scomparsi, ma la loro natura si trasforma. Ormai, tutto può succedere.

Il 2022 segna un punto di riferimento storico difficile da sovrastimare. La crisi climatica mette sotto sopra la struttura stessa delle rivalità geopolitiche agitando lo spettro di una guerra nella quale tutti gli attori sarebbero perdenti – o di una pace impossibile in un mondo perpetualmente instabile. Pierre Charbonnier presenta il nuovo numero della rivista GREEN, pubblicata dal Groupe d’études géopolitiques.

Il discorso sullo stato dell’Unione pronunciato oggi a Strasburgo da Ursula von der Leyen prende atto di una realtà: il contesto generale è cambiato. L’integrazione europea è iniziata in un continente in pace. Deve continuare in un mondo in guerra. Come ogni anno, offriamo la prima traduzione commentata riga per riga, per comprendere l’articolazione di questo importante discorso.

Nella serata di domenica, mentre le forze ucraine proseguivano nella spettacolare contro-offensiva nell’Est del paese, Volodymyr Zelensky si è espresso in un breve messaggio per la Russia sulle sue pagine Facebook e Telegram. Questo testo costituisce una pietra miliare per una ragione: illustra chiaramente la profonda spaccatura tra Russia e Ucraina. Eccolo tradotto in italiano.