L’Italia sta accumulando notevoli ritardi nel PNRR

Roma non ha presentato la documentazione dei progetti previsti per il primo semestre 2023. Bruxelles deve ottenere un rendiconto per poter sbloccare i fondi e versare i 16 miliardi relativi a questa tranche (la quarta totale): il governo ritiene che alcuni progetti relativi al primo semestre 2023 non sono raggiungibili, e intende dunque modificarli, inserendo i cambiamenti nella nuova proposta globale del Piano che sarà presentata a Bruxelles entro il 31 agosto
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L’Italia punta sulle materie prime critiche

In occasione dell’incontro trilaterale con il ministro dell’Economia tedesco Robert Habeck e il ministro dell’Economia francese, Bruno Le Maire, il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso ha ribadito la volontà del governo italiano di riaprire le miniere e sfruttare i giacimenti nazionali
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Giorgia Meloni incontra Emmanuel Macron all’Eliseo

Giorgia Meloni ed Emmanuel Macron si vedranno a Parigi questo martedì 20 giugno 2023, all’Eliseo, nel loro primo bilaterale esclusi gli incontri informali a margine dei tanti summit multilaterali ai quali partecipano durante l’anno. è importante, perché dovrebbe segnare la fine di una lunga fase di difficoltà nel rapporto tra Italia e Francia.
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L’Italia lancia un fondo sovrano da un miliardo di euro

Roma intende supportare le proprie imprese strategiche, e per farlo ha creato un vettore che dovrebbe garantire investimenti e protezione nei settori critici
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L’Italia vuole uscire dalle Nuove vie della Seta, ma non ha ancora deciso quando né come

Nel marzo 2019, l’Italia ha firmato un Memorandum of understanding per aderire al progetto cinese delle Nuove vie della Seta, unico Paese del G7 a compiere una scelta diplomatica di questo genere. All’epoca, il governo guidato da Giuseppe Conte sostenuto da una coalizione tra Lega e Movimento 5 stelle, aveva motivato la scelta con la necessità di migliorare le relazioni commerciali e politiche
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La visita di Haftar a Roma e una crisi diplomatica con la Francia: l’immigrazione definisce l’Italia di Meloni

Nella stessa giornata, il governo italiano ha dovuto affrontare più dossier legati all’immigrazione. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha ricevuto a palazzo Chigi il generale libico Haftar, che controlla la Cirenaica, regione orientale della Libia, grazie anche al sostegno di Russia ed Egitto; ma ha dovuto anche affrontare una crisi diplomatica con la Francia, dopo che il ministro dell’Interno Darmanin ha accusato il governo italiano di essere «incapace» nel gestire l’immigrazione. Il ministro degli Esteri Tajani ha annullato la sua visita a Parigi prevista per giovedì sera
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La grande sintonia tra Sunak e Meloni

Giovedì 27 aprile, la presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni ha incontrato a Londra il primo ministro britannico Rishi Sunak. È il primo incontro bilaterale tra due capi del governo, in carica da circa sei mesi, che portano avanti una linea politica molto simile.
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Il piano di Meloni per l’Africa: un accordo migratorio?

Giorgia Meloni ha annunciato un grande piano che dovrebbe rafforzare le relazioni con il continente africano. I contorni non sono ancora chiari, me è probabile che Roma intende utilizzare accordi energetici e piani di aiuto alle economie africane in cambio di una riduzione dei flussi migratori
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L’Italia ha dichiarato lo stato d’emergenza per sei mesi

Di fronte al drastico aumento degli sbarchi sulle coste italiane, martedì 11 aprile il governo di Giorgia Meloni ha decretato lo stato d’emergenza, su tutto il territorio nazionale, per la durata di sei mesi
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La tecnocrazia italiana al servizio del progetto Meloni

Tra mercoledì 12 aprile e giovedì 13 aprile il governo italiano ha comunicato le nomine nelle grandi società controllate dallo Stato. I mandati in scadenza, che durano tre anni, hanno riguardato ENI, ENEL, Terna, Poste Italiane e Leonardo. Le scelte del governo sono in sostanziale continuità con il passato, l’esecutivo ha deciso di non puntare su una nuova generazione di manager di Stato, né di promuovere personale troppo definito dal punto di vista politico, bensì di appoggiarsi in larga parte a profili che avevano già ricoperto ruolo di questo tipo in passato
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