Studi


Nelle regioni del Sahara e del Sahel, la gestione dell’estrazione artigianale dell’oro si basa su una cooperazione tra attori non statali (gruppi armati, forze di polizia e imprenditori) e attori statali. Come mostra il caso del Mali, attraverso dinamiche complesse e consolidate i gruppi di potere rafforzano l’equilibrio fragile di una forma di governo ibrida, integrando l’estrazione aurifera artigianale nel sistema del clientelismo.

Il governo Draghi rappresenta una nuova stagione per l’Italia, e rimette il paese al centro delle questioni internazionali europee e transatlantiche. In questo studio, Jean-Pierre Darnis mostra come, rilanciando il trattato del Quirinale con la Francia, il nuovo presidente del Consiglio sta elaborando un’agenda che guarda oltre i confini della penisola.

Quale futuro per l’Africa nel prossimo decennio?

Il lancio operativo dell’AfCFTA il 1° gennaio 2021 offre l’opportunità di immaginare a cosa potrebbe assomigliare un continente africano integrato e prospero alla fine del decennio e quali strade si aprono: secondo Giovanni Faleg, IUESS, l’integrazione continentale appare fondamentale per il riassetto economico e la resilienza dell’Africa.

Visto dall’Europa, l’“arco delle crisi” che avvolge l’Africa settentrionale e il Medio Oriente ormai da qualche anno si è avvicinato significativamente ai confini del continente. In questo articolo, frutto di un lungo lavoro di analisi, Charles Thépaut propone un nuovo metodo per costruire una politica comune sul versante meridionale dell’Europa, in un processo di chiarimento delle condizioni e delle responsabilità con l’alleato americano.

All’edizione di quest’anno della Munich Security Conference, gli interventi dei tre leader di USA, Germania e Francia hanno mostrato un Occidente che si muove oggi con tre diverse velocità, che rappresentano altrettante possibilità di deviazione rispetto all’atlantismo tradizionale. Da queste tre posizioni passa l’evoluzione geopolitica dell’Occidente nei prossimi anni, scrive Lorenzo Monfregola.