Trump (il candidato) diceva di non essere a conoscenza del Progetto 2025 – ormai eletto, ne nomina gli autori

Da quando ha vinto le elezioni, Donald Trump ha già annunciato la nomina di almeno 5 collaboratori e autori del Progetto 2025, un documento redatto dalla Heritage Foundation che definisce un'agenda radicale per la prossima amministrazione. Durante la campagna elettorale, Trump aveva costantemente cercato di prendere le distanze da questo documento, percepito dagli elettori come troppo radicale, ripetendo di non esserne a conoscenza.
Leggi di più (in meno di 3 min.)

Perché la Cina ha molto da perdere dalla partenza di milioni di utenti di Twitter verso Bluesky

Una parte significativa dei milioni di persone che hanno abbandonato il social network X (Twitter) nelle ultime settimane ha trovato “rifugio” in Bluesky, un concorrente che offre ai suoi utenti una maggiore libertà nel suggerimento dei contenuti. Al di là della piattaforma acquisita da Elon Musk, il principale perdente di questo esodo potrebbe essere Pechino, che negli ultimi anni ha investito milioni di dollari per diffondere il proprio messaggio su Twitter.
Leggi di più (in meno di 4 min.)

A che punto sono le discussioni sull’accordo di libero scambio UE-Mercosur?

Germania e Spagna sperano di sbloccare la situazione di stallo entro la fine dell'anno sull'accordo di libero scambio tra l'UE e il Mercosur, in fase di negoziazione da 25 anni. Invece, Parigi continua ad opporsi insieme a Vienna, la cui libertà di azione è limitata dal suo parlamento nazionale. La Polonia e l'Italia potrebbero giocare un ruolo decisivo in questa fragile equazione che combina strategie commerciali ed equilibri interni.
Leggi di più (in meno di 5 min.)

La perdita di Velyka Novossilka: il segno premonitore di un’ulteriore ripiegamento dell’esercito ucraino nell’oblast di Donetsk?

A poche settimane dalla cattura di Vuhledar, le forze russe si trovano ora a 30 km a ovest della città e minacciano di accerchiare il villaggio di Velyka Novossilka, a circa dieci chilometri a est dell'oblast di Zaporijia. Sebbene la sua caduta di per sé non avrebbe probabilmente conseguenze strategiche, potrebbe portare a un'intensificazione dell'infiltrazione russa in questo settore del fronte.
Leggi di più (in meno di 2 min.)

Dall’inizio dell’anno, in 7 elezioni su 10, i partiti che avevano vinto i precedenti scrutini, hanno vinto di nuovo

Contrariamente a quella che sembra essere una tendenza globale - incarnata dagli esempi americano, francese e britannico - nella maggior parte dei Paesi del mondo i partiti al potere hanno vinto le elezioni (dall'inizio di quest'anno). In questo 2024 di grandi elezioni, la difficoltà di certi partiti a convincere l'opinione pubblica sembra essere limitata soprattutto ai Paesi ricchi.
Leggi di più (in meno di 3 min.)

Il vino sta scomparendo?

L'anno scorso, il consumo globale di vino è sceso ai livelli della fine degli anni Novanta. Il motivo: sia in Europa che negli Stati Uniti, le giovani generazioni consumano molto meno vino - e, più in generale, alcol - rispetto ai loro predecessori, mentre il cambiamento climatico minaccia la coltivazione della vite nel lungo periodo. Ma la crisi del vino è un fenomeno duraturo?
Leggi di più (in meno di 3 min.)

Chi è Yamandú Orsi, il nuovo presidente dell’Uruguay?

Nelle elezioni presidenziali di domenica 24 novembre, gli uruguaiani hanno eletto Yamandú Orsi, il candidato della coalizione di sinistra Frente Amplio, con quasi il 50% dei voti, contro Álvaro Delgado (centro-destra), il candidato del Partido Nacional, al potere dal 2020.
Leggi di più (in meno di 4 min.)

Primo turno delle elezioni presidenziali in Romania: la sorpresa Călin Georgescu all’estrema destra

Con quasi il 74% dei seggi scrutinati, Călin Georgescu è in testa con il 21,9% dei voti, seguito da Marcel Ciolacu con il 21,6%.

Una nota importante: alle 23.30 (ora di Parigi) mancano ancora 2,8 milioni di voti da scrutinare, di cui 1,7 milioni a Bucarest e nella diaspora.
Leggi di più (in meno di 2 min.)

In Romania, l’estrema destra divisa cresce ma non sfonda. Marcel Ciolacu ed Elena Lasconi dovrebbero affrontarsi al secondo turno delle elezioni presidenziali

Secondo i primi exit poll, i due candidati che si affronteranno al secondo turno delle elezioni presidenziali rumene, che si terranno l'8 dicembre, sono Marcel Ciolacu (PSD, S&D) ed Elena Lasconi (USR, Rinnovamento, centro-destra).
Leggi di più (in meno di 3 min.)

In Romania, l’estrema destra potrebbe qualificarsi per il secondo turno delle elezioni presidenziali

Domenica 24 novembre, i romeni si recano alle urne per il primo turno delle elezioni presidenziali. I candidati in lizza sono quattordici. Il secondo turno si terrà l'8 dicembre. Anche le elezioni parlamentari sono previste per il 1° dicembre.
Leggi di più (in meno di 2 min.)