La campagna di Ron DeSantis, un tempo considerato il principale avversario di Donald Trump, ha speso quasi 75 milioni di dollari per ottenere circa 25.000 voti nelle prime due primarie del GOP. Quanto hanno speso gli altri candidati repubblicani per ogni voto?
“Non lasciatevi intimorire dai parassiti che vivono alle spalle dello Stato”. A Davos, in un intervento pronunciato a rotta di collo davanti a Klaus Schwab, Javier Milei ha cercato di salvare “l’Occidente” dai pericoli di un capitalismo troppo regolamentato. Ha suscitato diverse reazioni e qualche applauso imbarazzato. Traduciamo e commentiamo il suo primo discorso internazionale.
Entriamo nel terzo anno della guerra su larga scala della Russia contro l’Ucraina. Conflitti e tensioni si susseguono: scoppiano in Medio Oriente e minacciano Indo-Pacifico. In un anno pieno di rischi, segnato da elezioni cruciali, abbiamo individuato 10 tendenze da seguire per pensare la difesa europea nel 2024.
La produzione di petrolio degli Stati Uniti è superiore a quella di qualsiasi altro paese nella storia. Nonostante l’amministrazione Biden abbia fatto della lotta al cambiamento climatico una priorità, la Casa Bianca punta sul calo dei prezzi della benzina per migliorare l’immagine del Presidente davanti agli elettori.
Il più grande paradosso dell’Unione si trova in Germania. Sebbene il Paese sia uno dei più affezionati all’integrazione europea, è anche uno dei maggiori oppositori del processo. Dalle scelte di bilancio alla diplomazia, questa stimolante prospettiva ripercorre la storia delle politiche che hanno indebolito l’Unione e la Germania. A margine, sorge una domanda: cambiare rotta è ancora possibile?
Tre imperi digitali si affrontano: Cina, Stati Uniti e Unione Europea. In questa guerra dematerializzata, la regolamentazione è la chiave della vittoria. In un’ampia intervista, Anu Bradford, docente alla Columbia University, analizza le logiche, le differenze e i punti di convergenza tra i tre modelli che si spartiscono il mondo. È la battaglia per l’anima dell’economia digitale.
A Washington e Bruxelles, Orbán si oppone al sostegno all’Ucraina
La guerra in Ucraina giorno per giornoOggi, lunedì 11 dicembre, si apre un evento privato a Washington che riunisce il Primo Ministro ungherese Viktor Orbán, i repubblicani contrari al sostegno all’Ucraina e i conservatori americani. Zelensky si recherà nella capitale federale anche il giorno successivo per sostenere la causa del mantenimento degli aiuti statunitensi.