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L’incursione ucraina a Kursk entra nel suo sesto giorno. Ieri sera il Presidente ucraino ha mostrato le immaagini della centrale di Zaporižžja in fiamme. Sebbene la sicurezza nucleare del sito non sia stata per il momento compromessa, questo potrebbe essere un segnale da parte della Russia, che sta affrontando la prima invasione del proprio territorio, limitata per il momento a 650 km², dalla Seconda Guerra Mondiale.

L’opinione pubblica ucraina sta cambiando? Mentre si moltiplicano gli sforzi diplomatici e l’offensiva russa si intensifica, una serie di indagini e sondaggi d’opinione ucraini rivelano una popolazione divisa, ma che sta sempre più pensando a come porre fine alla guerra: mentre il 57% degli intervistati si è detto favorevole all’apertura di negoziati di pace, solo il 19% ritiene accettabile che l’Ucraina rivendichi solo i territori che attualmente controlla.

Oggi la Russia di Putin sta vivendo uno sciopero eccezionale dei suoi avvocati, in reazione alla violenza che subiscono nell’esercizio delle loro funzioni. Sebbene queste violenze si protraggano da decenni, non hanno fatto che peggiorare e intensificarsi dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Due petizioni firmate da centinaia di avvocati protestano chiaramente contro questa situazione. Guillaume Lancereau analizza questi testi, di vitale importanza per capire come operi lo Stato nella Russia contemporanea.