Dopo le polemiche suscitate dai suoi ultimi interventi, l’Alto rappresentante dell’Unione europea per la politica estera ha scelto le colonne del Grand Continent per spiegarsi. Al di là della metafora della “giungla e del giardino”, in questa approfondita intervista cerca di delineare i contorni di una “svolta di potenza” per l’Unione europea e sottolinea il suo desiderio di lasciare un’eredità diplomatica.
“È iniziata la guerra delle batterie”, una conversazione con Paolo Cerruti, co-fondatore e COO di Northvolt
Ambiente ed energiaComponenti essenziali del futuro elettrico auspicato da molti, le batterie sono tra le cose più difficili da produrre al mondo. Mentre l’UE intende ora incentivare questo settore in cui si ritrova in ritardo di vent’anni rispetto all’Asia, il co-fondatore della prima gigafactory europea ci porta nel cuore di una competizione al centro del capitalismo politico.
All’indomani delle elezioni, tutti gli sguardi sono stati puntati su Fratelli d’Italia e sul risultato della coalizione di centro-destra. In questo momento di ricomposizione politica, una variabile fondamentale vista l’urgenza climatica è passata sotto silenzio: il voto “verde”.
In quasi tutta Europa, i Verdi sono in ascesa elezione dopo elezione. Come spiegare quindi la marginalità del movimento ecologista italiano?
In caso di attacco convenzionale che minacci l’esistenza della Russia, è possibile ricorrere all’arma nucleare: così prevede la dottrina militare russa. Tutto si gioca quindi sulla definizione di “minaccia esistenziale”.
Vladimir Putin ha appena infranto un tabù? Fino a che punto si spingerà? In questo studio, Bruno Tertrais fa il punto su una questione complessa.
Da quando ha iniziato a circolare, l’idea, molto condivisa, non è mai stata precisata. Prima del vertice di Praga, diventa urgente definirne perimetro e concetto. Pubblichiamo qui il primo piano d’azione concreto per la Comunità politica europea.
Da parte di Franz C. Mayer, Jean Pisani-Ferry, Daniela Schwarzer e Shahin Vallée.
Il discorso sullo stato dell’Unione pronunciato oggi a Strasburgo da Ursula von der Leyen prende atto di una realtà: il contesto generale è cambiato. L’integrazione europea è iniziata in un continente in pace. Deve continuare in un mondo in guerra. Come ogni anno, offriamo la prima traduzione commentata riga per riga, per comprendere l’articolazione di questo importante discorso.
Le fratture geopolitiche non scompaiono per magia. La sfida a livello planetario degli anni Venti consiste nel coniugare la loro permanenza con la necessità di portare avanti azioni di natura cosmopolita.
Oggi, all’Università Carolina di Praga, Olaf Scholz ha esposto la sua visione dell’Europa, in un discorso che fa da contraltare a quello di Macron alla Sorbona. Oltre la retorica, bisogna leggere il discorso con attenzione. Ecco la prima traduzione in italiano, commentata.
La solidarietà strategica dopo il vertice di Madrid, una conversazione con il Segretario Generale della NATO Jens Stoltenberg
GuerraAll’indomani del vertice di Madrid, il Segretario Generale della NATO si confronta con il Grand Continent sulla dottrina che ha guidato la sua azione fin dall’inizio del suo mandato. Mentre l’Alleanza Atlantica si prepara ad accogliere la Svezia e la Finlandia, egli ammette che la NATO è anche un’arena di negoziati e attriti, ma sostiene la necessità di una solidarietà strategica tra i suoi membri.
Siamo entrati in una nuova era glaciale, di cui si sta definendo la forma.
A differenza della prima però, la seconda guerra fredda potrebbe essere molto più pericolosa per l’Europa occidentale.
Di Carlo Galli.