Firenze prima di Instagram, Grand Tour con Vanni Santoni

«Quando conosci bene un posto riesci a trovare quel piccolo dettaglio su cui si costruisce la credibilità di una scena, e da lì quella del personaggio che vi si muove.»

Portandoci tra locali notturni, biblioteche e trattorie nascoste, Vanni Santoni racconta la storia nostalgica di un ecosistema intellettuale inedito: la Firenze degli anni Duemila.

Con Draghi Selezione

Il modo in cui siamo organizzati, i nostri processi decisionali e i nostri meccanismi di finanziamento sono progettati per il mondo di ieri: pre-Covid, pre-Ucraina, pre-conflagrazione in Medio Oriente, pre-ritorno delle ostilità tra grandi potenze. Ma a noi serve un’Unione europea che sia adeguata al mondo di oggi e di domani. Ecco perché quel che proporrò nella relazione che la Presidente della Commissione mi ha chiesto di preparare è un cambiamento radicale: perché è di un cambiamento radicale che abbiamo bisogno.

Letture estese

«Ormai sono fregato : mi sono romanizzato», il Grand Tour di Gipi

Grand Tour

Follia e civiltà pandemica: autopsia diun modello

Politica

Tra Gaza e Kiev: fratture della guerra estesa. Dialoghi sull’Europa che viene

Bard • Seminari internazionali
31
Agosto 2024
In un evento esclusivo, aperto a tutti e a tutte, il Grand Continent presenterà nel pomeriggio del 31 agosto il suo ultimo volume cartaceo, Fratture della guerra estesa (LUISS University Press), con una serie di tre dialoghi di alto livello organizzati al Forte di Bard che riuniranno alcune delle più prestigiose firme della rivista e del giornalismo italiano.
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Capitalismi politici in guerra 23 Articoli →

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Una delle politiche più emblematiche dell’Unione attraversa un profondo mutamento.

Dalla riconfigurazione delle sue missioni alla rimodulazione in base alle lezioni del PNRR, il ripensamento della coesione è già una delle priorità del nuovo ciclo politico che si apre in questi giorni. Francesco Prota e Gianfranco Viesti fanno il punto sullo stato dell’arte e propongono una serie di soluzioni pratiche.

Il partito di Le Pen non ha vinto le elezioni, ma si avvicina alla maggioranza

C’è un’illusione ottica nel voto di sbarramento: il fronte repubblicano è in realtà una coalizione elettorale resa possibile solo dal gioco dei ritiri. Con la sinistra in testa, la questione aperta oggi è come tradurre questo risultato in una coalizione politica in grado di formare l’Assemblea. Uno studio di Jean-Yves Dormagen, presidente fondatore del Cluster 17.

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Secondo le proiezioni della rivista BLUE del Groupe d’études géopolitiques, basate sulle matrici di transizione per le elezioni legislative del 2022, l’estrema destra potrebbe ottenere la maggioranza assoluta al secondo turno in assenza di ritiri.

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