Ambiente ed energia

COP28: l’ecologia su scala pertinente 

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La COP 28 si è appena aperta a Dubai. Per capire da dove partono le negoziazioni e quali sono gli obiettivi da raggiungere per limitare il riscaldamento a 1,5°C entro la fine del secolo, proponiamo uno studio in dieci punti a partire dai dati cruciali sullo stato del clima e della transizione.

La crisi ecologica apre un nuovo campo di possibilità per la sinistra. Contro l’illiberalismo autoritario o la post-politica del capitalismo verde, la natura trasversale degli effetti della catastrofe climatica ci invita a immaginare una nuova forma di populismo ecologico. Uno spunto di dottrina firmato Chantal Mouffe.

Per molto tempo Emilio Santiago ha creduto nelle teorie collassologiche. Prima del fallimento dei suoi modelli di previsione. In una riflessione ispirata dal suo saggio, Contra el mito del colapso ecológico, spiega i limiti e le aporie di un discorso che disarma l’azione politica, prendendo spunto dal caso di una teoria molto diffusa all’inizio del secolo: il picco del petrolio, che avrebbe dovuto segnare il crollo della civiltà industriale. Un testo essenziale in vista dell’inizio della COP28.

Gli obiettivi climatici degli accordi di Parigi non saranno raggiunti. La lotta ecologica radicale sembra illusoria, persa nella trappola di un mondo fratturato. In questo contesto, Luca Picotti traccia il profilo della linea realista che secondo lui si imporrà: un ambientalismo difensivo che cercherà di adattare, per quanto possibile, le nostre società alla futura catastrofe.

Su un pianeta in ebollizione, come possiamo evitare di scontrarci per quello che condividiamo?
Il Grand Continent e l’UNESCO hanno invitato in modo congiunto lo storico Dipesh Chakrabarty a tenere la lezione inaugurale della Conferenza generale dell’Organizzazione. Pubblichiamo il suo testo inedito, in collaborazione con il Corriere UNESCO.

A lungo, il riscaldamento climatico non è stato oggetto di dibattito in Europa. Questo consenso si è frantumato. Basandosi su un’importante inchiesta, Jean-Yves Dormagen ci propone uno studio dettagliato sulle opinioni degli europeo davanti alla crisi climatica e alle politiche che comporta.

Non c’è nessuna impasse climatica, ma l’idea che questa esista produce degli effetti che impediscono qualsiasi politica decisiva a favore della transizione. Per Pierre Charbonnier, bisogna comprendere come navigare nel triangolo politico dell’antropocene, se vogliamo creare la mobilitazione necessaria a evadere da questa grande aporia.