Second Kiev, la Russia utilizzerebbe per la prima volta truppe nordcoreane nei suoi assalti
Volodymyr Zelensky ha dichiarato ieri, sabato 14 dicembre, che Mosca ha iniziato a utilizzare per la prima volta “un numero significativo” di soldati nordcoreani nelle sue operazioni offensive a Kursk. Il numero di truppe nordcoreane presenti sul territorio russo, che in precedenza erano rimaste in disparte, è stimato in circa 11.000 unità.
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La Francia di fronte al proprio debito: “Servono 150 miliardi, pari al 5% del PIL”
Secondo le stime di Olivier Blanchard e François Ecalle, per stabilizzare il debito pubblico francese è necessario un aggiustamento di 150 miliardi di euro, pari al 5% del PIL. Tra spese incomprimibili, entrate limitate e una necessaria revisione delle prestazioni sociali, la portata della sfida appare schiacciante, in un contesto particolarmente instabile. Senza un compromesso politico, però, la Francia rischia di trovarsi in uno scenario simile a quello italiano: i vincoli esterni potrebbero imporre le condizioni a un governo tecnico.
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Cosa succederà in Georgia dopo le elezioni presidenziali?
Oggi, sabato 14 dicembre, un collegio elettorale composto da deputati e consiglieri locali eleggerà il nuovo presidente della Georgia. Il presidente uscente, Salomé Zurabishvili, favorevole all'integrazione europea, dovrebbe essere sconfitto dal candidato del partito Sogno Georgiano, Mikheil Kavelashvili, dopo elezioni parlamentari molto contestate, che hanno visto la vittoria del partito filorusso.
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Nella storia della Quinta Repubblica, i governi non sono mai stati così brevi come nel secondo mandato di Macron
Soli 99 giorni al potere: Michel Barnier detiene il primato di primo ministro con il mandato più breve dall'istituzione in Francia della Quinta Repubblica nel 1958. La durata dei governi francesi è stata dimezzata tra il primo e il secondo mandato quinquennale di Emmanuel Macron.
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Le conseguenze della caduta del regime di al-Assad per la strategia di influenza della Cina in Medio Oriente
Nonostante la riduzione delle relazioni commerciali, Pechino era uno dei principali sponsor del regime baathista, insieme a Russia e Iran. Con l'esilio di Bashar al-Assad, la Cina ha perso un prezioso alleato nella regione, nonché un campo di battaglia per combattere l'“imperialismo occidentale” a fianco di Mosca.
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L’esercito russo sta per aprire un nuovo fronte nell’oblast di Sumy?
Lunedì 9 dicembre, diverse fonti militari russe hanno riferito di una "breccia" al confine tra la Russia e la regione ucraina di Sumy, a pochi chilometri dal villaggio di Oleksandrija. Tale informazione, immediatamente smentita dalle autorità militari regionali, testimonia sia la persistenza delle operazioni psicologiche del Cremlino sia la natura porosa del confine tra i due Paesi.
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I membri dell’UE dovrebbero spendere 187 miliardi di euro in più all’anno per destinare il 3% del loro PIL alla difesa
I membri europei della NATO stanno discutendo di aumentare l'obiettivo di spesa per la difesa dal 2% al 3% del PIL. Questo nuovo obiettivo, in vista del ritorno al potere di Donald Trump, potrebbe essere concordato al prossimo vertice annuale dell'Alleanza che si terrà all'Aia nel giugno 2025.
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Più della metà degli Stati membri ha sospeso il trattamento delle domande di asilo dei cittadini siriani
Oggi, giovedì 12 dicembre, si apre il Consiglio Giustizia e Affari interni a Bruxelles, che si concentrerà sullo spazio Schengen e sul Patto di migrazione e asilo. In seguito alla caduta del regime di Bashar al-Assad in Siria, 16 Stati membri hanno annunciato di aver sospeso il trattamento delle domande di asilo dei cittadini siriani.
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45%: l’Ucraina è uno dei paesi europei in cui la gente ha più fiducia in Trump
Un sondaggio pubblicato martedì 10 dicembre dal New Europe Center, un istituto di ricerca con sede a Kiev, mostra che quasi un ucraino su due (44,6%) ha fiducia in Trump - una percentuale più alta che in altri Paesi europei, compresa l'Ungheria (37%). Il ritorno al potere del Repubblicano il 20 gennaio è visto in Ucraina come un segno di ritorno alla pace, che sia “giusta” o meno.
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Chi è al-Jolani? Ritratto di un tecno-islamista
Il nuovo uomo forte della Siria è accusato di essere un “jihadista woke”. Leader carismatico vicino ad Al-Baghdadi e ammiratore di Bin Laden, ha fatto dell'uso di Excel e di un Islam flessibile la chiave della sua leadership. Dopo il tecno-sovranismo, le trasformazioni politiche dei nostri anni Venti stanno forse dando vita a una nuova forma politica: il tecno-islamismo? Un ritratto.
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