Da una settimana, i camion appartenenti a società di autotrasporti polacche bloccano tre valichi di frontiera tra l’Ucraina e la Polonia per protestare contro la «concorrenza sleale» dei camionisti ucraini. 

  • Le aziende di autotrasporti, un settore economico chiave in Polonia, attribuiscono l’aumento dei prezzi alla concorrenza degli autotrasportatori ucraini, che hanno costi inferiori e possono viaggiare senza restrizioni tra l’Ucraina e la Polonia. Attualmente, il salario minimo in Polonia è di poco inferiore a 800 euro; in Ucraina è di 173 euro – quasi cinque volte meno. 
  • La loro richiesta principale è il ripristino del sistema di permessi di ingresso nell’Unione Europea, in vigore all’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Il sistema è stato sostituito da misure di «liberalizzazione commerciale temporanea». Queste misure devono rimanere in vigore fino a giugno 20241
  • L’ambasciatore ucraino in Polonia ha descritto lo sciopero come una dolorosa «pugnalata alle spalle» per l’Ucraina e ha chiesto la fine del blocco. 

Sebbene la Polonia rimanga uno dei principali sostenitori dell’Ucraina – sia in termini di forniture di armi che di accoglienza dei rifugiati – nel 2023 sono in realtà emersi diversi disaccordi e conflitti su settori chiave. 

  • A settembre, è stato il malcontento del settore agricolo polacco ad essere al centro della scena, per l’afflusso di importazioni di cereali ucraini.
  • Quando, venerdì 15 settembre, la Commissione Europea ha posto fine all’autorizzazione eccezionale e temporanea concessa per bloccare la commercializzazione di un certo numero di prodotti agricoli ucraini, la Polonia è stata uno dei Paesi che ha scavalcato questa decisione annunciando l’imposizione di un embargo unilaterale. Da allora è stato raggiunto un accordo, il 3 ottobre, che ha permesso una relativa distensione delle relazioni. 
  • Sebbene questo annuncio del Governo polacco debba essere visto anche nel contesto di una campagna elettorale altamente polarizzata, l’integrazione di una potenza agricola come l’Ucraina e lo sconvolgimento dell’equilibrio di potere che ne consegue saranno effettivamente una delle questioni più delicate nelle discussioni sull’allargamento dell’Unione. 

Queste crisi successive rivelano e preannunciano le difficoltà e gli ostacoli che emergeranno sull’adesione dell’Ucraina all’Unione, in un momento in cui la Commissione ha appena raccomandato, nella sua ultima relazione, l’apertura di negoziati formali con l’Ucraina e la Moldavia. L’allargamento e l’apertura dei negoziati sono i temi centrali del Consiglio europeo del 14 e 15 dicembre.

Note
  1.  Comunicato del Consiglio dell’Unione europea, Ukraine: Council adopts renewal of temporary trade liberalisation and other trade concessions, Maggio 2023.