Il piano di pace di Zelensky

L’Ucraina vuole la pace: ecco le sue condizioni

Per la prima volta, traduciamo in italiano il documento presentato al G20 dal presidente ucraino. Un testo chiave, da leggere e commentare

Autore
Il Grand Continent
Cover
© Office of the President of Ukraine/Cover Images/SIPA

In un discorso dove espone il suo piano di pace in dieci punti, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha fatto un appello alle grandi economie del G20 riunite in Indonesia affinché queste rafforzino la loro leadership, e affinché mettano fine alla guerra che conduce la Russia nel suo paese. Pubblichiamo gli estratti della sua proposta

1 — Radiazioni e sicurezza nucleare

Volodymyr Zelensky – La Russia deve immediatamente ritirare i suoi militari dal territorio della centrale nucleare di Zaporizhzhia. La centrale deve essere immediatamente trasferita sotto il controllo dell’Agenzia Internazionale dell’Energia Atomica e del personale ucraino. La connessione della centrale alla rete elettrica deve essere ripristinata immediatamente in modo che nulla minacci la stabilità dei reattori.

Lo stesso vale per le folli minacce di armi nucleari a cui ricorrono i funzionari russi. Non c’è e non può esserci alcuna giustificazione per il ricatto nucleare.

2 — Sicurezza alimentare

Abbiamo già lanciato l’iniziativa «Grain From Ukraine»… L’Ucraina può esportare 45 milioni di tonnellate di generi alimentari quest’anno, e una parte importante di queste derrate deve essere indirizzata a coloro che soffrono di più.

Ogni paese può unirsi a noi con un contributo specifico e fare la propria parte nella vittoria contro la fame e la crisi alimentare.

3 — Sicurezza energetica

Circa il 40% delle nostre infrastrutture energetiche è stato distrutto dagli attacchi missilistici russi e dai droni iraniani utilizzati dalle forze di occupazione.

Un obiettivo di questa violenza è quello di impedire l’esportazione della nostra elettricità verso i paesi vicini, che potrebbe aiutarli notevolmente a stabilizzare la situazione energetica e a ridurre i prezzi per i consumatori.

Ringrazio tutti i nostri partner che hanno già aiutato l’Ucraina fornendo sistemi di difesa aerea e antimissile. Questo ci consente di abbattere alcuni dei missili russi e dei droni iraniani… Li invito ad aumentare il loro aiuto.

Dovrebbero essere introdotte restrizioni sui prezzi delle risorse energetiche russe. Se la Russia cerca di privare l’Ucraina, l’Europa e tutti i consumatori di energia in un mondo che contempla la prevedibilità e la stabilità dei prezzi, la risposta dovrebbe essere una limitazione forzata dei prezzi per le esportazioni russe.

4 — Prigionieri e deportati

Migliaia di nostri cittadini, militari e civili, sono prigionieri dei russi. Sono sottoposti a brutali torture.

Inoltre, conosciamo i nomi dei 11mila bambini che sono stati deportati con la forza in Russia. Sono stati separati dai loro genitori consapevolmente.

Aggiungete a ciò centinaia di migliaia di adulti deportati… e prigionieri politici – cittadini ucraini detenuti in Russia e nel territorio temporaneamente occupato, in particolare in Crimea.

Dobbiamo liberare tutte queste persone.

5 — Carta delle Nazioni Unite e integrità territoriale dell’Ucraina

Dobbiamo ripristinare la validità del diritto internazionale – e questo senza scendere a compromessi con l’aggressore. La Carta delle Nazioni Unite non può essere applicata in modo parziale, selettivo o a proprio piacimento.

La Russia deve ristabilire l’integrità territoriale dell’Ucraina nel quadro delle pertinenti risoluzioni dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite e dei documenti internazionali vincolanti applicabili. Non si tratta di negoziare.

6 — Truppe russe e ostilità

La Russia deve ritirare tutte le sue truppe e formazioni armate dal territorio ucraubi. Il controllo dell’Ucraina su tutte le frontiere con la Russia deve essere ripristinato. Ciò comporterà una cessazione reale e completa delle ostilità.

7 — Giustizia

Il mondo dovrebbe approvare la creazione del Tribunale speciale per il crimine di aggressione della Russia contro l’Ucraina e la creazione di un meccanismo internazionale per compensare tutti i danni causati da questa guerra. È necessario un risarcimento a carico dei russi, poiché è l’aggressore che deve fare tutto il possibile per ripristinare la giustizia che ha violato.

Abbiamo già proposto una risoluzione dell’Assemblea generale dell’ONU per attivare un meccanismo internazionale di compensazione dei danni causati dalla guerra russa. È stata approvata. Vi chiediamo di metterla in pratica.

Stiamo anche preparando la seconda risoluzione – sul Tribunale speciale. Vi preghiamo di aderire e sostenerla.

8 — Protezione immediata dell’ambiente

Milioni di ettari di foreste sono stati bruciati dai bombardamenti. Circa 200mila ettari delle nostre terre sono contaminati da mine e ordigni inesplosi.

Ringrazio tutti i paesi che ci stanno già aiutando nella bonifica. È urgente aumentare il numero di attrezzature ed esperti per queste operazioni.

Sono anche necessari fondi e tecnologie per il ripristino delle strutture di trattamento delle acque.

9 — Prevenzione dell’escalation

L’Ucraina non è membro di alcuna alleanza. E la Russia è stata in grado di scatenare questa guerra proprio perché l’Ucraina è rimasta nella zona grigia – tra il mondo euro-atlantico e l’imperialismo russo.

Dovremmo organizzare una conferenza internazionale per rinsaldare gli elementi chiave dell’architettura della sicurezza postbellica nello spazio euro-atlantico, comprese le garanzie per l’Ucraina. Il risultato principale della conferenza dovrebbe essere la firma del Patto di sicurezza di Kiev. (Il Patto di sicurezza di Kiev di nove pagine pubblicato a settembre chiede ai paesi occidentali di fornire «risorse politiche, finanziarie, militari e diplomatiche» per rafforzare la capacità di difesa di Kiev).

10 — Conferma della fine della guerra

Quando tutte le misure anti-guerra saranno attuate, quando la sicurezza e la giustizia cominceranno a essere ripristinate, un documento che conferma la fine della guerra dovrà essere firmato dalle parti. Gli Stati disposti a prendere l’iniziativa di una decisione possono diventare parti di questa convenzione.

Il grand Continent – IT logo