L’analisi di ieri è disponibile a questo link. L’archivio delle analisi quotidiane di Michel Goya è disponibile qui.

Key Points
  • L’accerchiamento di Kiev continua ma lentamente. La progressione delle truppe russe corrisponderebbe a una situazione in cui, intorno a Milano, la 39a Armata si troverebbe tra Bergamo e Brescia, la 41a si fermerebbe prima di Verona e la 20a prima di Parma. L’avvolgimento di Kiev è quindi ancora lontano dall’essere completato, per non parlare del tentativo di penetrazione della città.
  • Mariupol sta subendo un assedio simile a quello di Charkiv, che resta l’obiettivo principale di questa fase. Lo sforzo di collegare la 1a ABG a Charkiv e l’8a Armata a Luhansk non ha invece avuto successo.
  • I problemi della rete di comando e comunicazione mostrano che siamo lontani dall’arte operativa brillantemente teorizzata della scuola russa. L’arrivo di forze da tutta la Russia testimonia ancora una volta la sottovalutazione iniziale dei mezzi necessari.

Il punto sulla situazione al 4 marzo

La situazione generale rimane invariata rispetto a ieri, ad eccezione della possibile presenza di forze russe a Poltava, il che significherebbe che il 1° ABG è a metà strada tra Charkiv e il Dnieper. Se così fosse, la minaccia di un accerchiamento delle forze ucraine nel Donbass sarebbe molto più credibile.

La fregata Hetman Sahaidachny, la principale nave della flotta ucraina, è stata distrutta nel porto di Mykolayiv tra Kherson e Odessa. L’origine della distruzione è sconosciuta, ma sembra trattarsi di un sabotaggio.

Per quanto riguarda il controllo dello spazio aereo, la situazione rimane invariata. La minaccia delle batterie S300 che impongono restrizioni all’uso delle forze aeree russe (volo a bassissima quota, quindi meno efficiente) è ancora incombente. Da notare: varie intercettazioni di missili russi su Kiev da parte delle batterie S300 hanno avuto successo.

Le perdite aeree accertate fino ad oggi ammontano a 2 elicotteri Ka-52 e Mi-35, 1 aereo da trasporto An-26, 1 caccia Su-30 da parte russa e 1 aereo da trasporto An-26, 1 aereo da attacco Su-25 e 1 caccia Su-27 da parte ucraina. Diversi caccia Mig-29 sono stati distrutti a terra e sono probabilmente già inutilizzabili.

Sul fronte di Kiev

L’avvolgimento della capitale continua. Le operazioni russe sono molto lente, ostacolate dalla resistenza ucraina. Solo la 36a Armata è ancora in contatto diretto con le forze ucraine, ma è stata segnalata a Jitomyr, a 70 km da Kiev. La 41a e la 20a armata invece sono ancora ferme. A titolo di paragone, la progressione delle truppe russe corrisponderebbe a una situazione in cui, intorno a Milano, la 39a Armata sarebbe tra Bergamo e Brescia, la 41a si fermerebbe prima di Verona e la 20a prima di Parma. L’avvolgimento di Kiev è quindi ancora lontano dall’essere completato, per non parlare del tentativo di penetrazione della città.

Il fronte di Charkiv

Nella seconda città del paese, il principale obiettivo di questo momento da qualche giorno, le fasi di bombardamento e di assalto si susseguono. Metà di charkiv può ora essere conquistata. I picchi offensivi devono essere confermati fuori dalla città in direzione di Luhansk e Poltava.

Il fronte sud-orientale

Mariupol sta subendo un assedio simile a quello di Charkiv. Lo sforzo di collegare la 1a ABG a Charkiv e l’8a Armata a Luhansk è però fallito. Nonostante la presa della centrale nucleare, la 58a Armata ha fatto solo una piccola avanzata verso Zaporizhia.

Il fronte sud-occidentale

L’avanzata russa continua verso Mykolayiv, a nord di Kherson, con un possibile tentativo di assalto aereo.

Prospettive

I combattimenti nello spazio urbano implicano una difesa con un’alta densità di forze e variano a seconda delle dimensioni degli obiettivi. Per città delle dimensioni di Kherson o Chernihiv, i combattimenti dureranno giorni. Per città come Marioupol o Charkiv, ci vorranno settimane. Per Kiev, probabilmente dei mesi.

Il livello di progresso nel terreno urbano è piuttosto alto. I russi sono attualmente sotto lo standard dell’avanzata americana a Fallujah nel novembre 2004 (1 km/giorno). Si tratta quindi di un ritmo rapido, ma bisogna tenere presente che Charkiv è larga 10 km e Kiev 30 km.

Per quanto riguarda la gamma tattica, il rapporto delle forze sul campo di battaglia non si misura in volume (sostanzialmente equivalente, e mai superiore al rapporto di 2 a 1), ma nella differenza di qualità dei gruppi di battaglia, su una scala da 1 (risultato peggiore) a 10 (risultato migliore).

Le competenze medie sono equivalenti, con forti variazioni da unità a unità. La superiorità russa nella densità aerea, nell’artiglieria e nel materiale bellico compensa la mancanza di motivazione. Il terreno urbano e la motivazione compensano la mancanza di mezzi pesanti sul lato ucraino.

Per ottenere vittorie nette è necessario un divario di qualità di almeno due livelli. Questo accade raramente, il che significa che i combattimenti sono spesso indecisi, lenti e con perdite pressoché uguali – finora, sembra, piuttosto a vantaggio degli ucraini.

Non è sorprendente che i migliori risultati russi sono stati ottenuti dalle truppe d’élite (unità aereomobili), anche a costo di una grande usura. Il generale Suhovetsk, comandante della 7a divisione d’assalto aereo è stato ucciso, probabilmente a Kherson.

L’uso delle forze da parte dei russi continua a sorprendere. C’è una dispersione dello sforzo – per esempio nel Sud dove le forze sono impegnate simultaneamente su tre assi – attraverso un tipo di impegno di task force isolate, con manovre semplici e poca iniziativa, ma non di brigate complete e coordinate.

I problemi della rete di comando e comunicazione mostrano che siamo lontani dall’arte operativa brillantemente teorizzata della scuola russa. L’arrivo di forze da tutta la Russia testimonia ancora una volta la sottovalutazione iniziale dei mezzi necessari.