Coinvolto in uno scandalo di corruzione, il Primo ministro del Portogallo si è dimesso ieri, scegliendo di affidarsi alla giustizia. La caduta della figura di riferimento della politica portoghese per quasi un decennio lascia il futuro incerto – e preannuncia un possibile terremoto politico nel Paese.
La guerra si estende: dall’Ucraina a Gaza, dall’intelligenza artificiale alla democrazia.
In uno spunto di dottrina, Giuseppe Conte riflette su come l’Unione possa affrontare queste sfide — tornando alla politica.
La guerra si estende dappertutto. Tra otto mesi si terranno le elezioni europee. Alla Sorbona, Roberta Metsola ha tenuto un discorso essenziale, fondatore, sulle sfide che l’Unione deve affrontare in un mondo che naviga in acque tumultuose. Un testo che vale la pena leggere.
Silvio Berlusconi non c’è più, ma il suo impero mediatico gli è sopravvissuto. Resta importante, anche se è da un decennio che perde slancio. Quale sarà la strategia dei suoi eredi? Perché si attuerà senza dubbio a scala continentale? In questa prospettiva ben informata, Camilla Conti racconta questa successione, che è anche una storia del capitalismo europeo nel XXI secolo.
Politica, tecnocrazia e globalizzazione alla prova delle guerre culturali. La politica del «vistocogliocchi»
EuropaCome dare un senso alle guerre culturali che attraversano il nostro mondo? Per Giovanni Orsina, il nostro spazio politico è attraversato da una ribellione, quella del «vistocogliocchi», delle certezze sensibili, contro il «sentitodire» del sapere stabilito. Per riannodare i fili della società, la politica dovrà sentire questa rivolta – e cercare degli strumenti per risponderle.
Oggi la Russia di Putin sta vivendo uno sciopero eccezionale dei suoi avvocati, in reazione alla violenza che subiscono nell’esercizio delle loro funzioni. Sebbene queste violenze si protraggano da decenni, non hanno fatto che peggiorare e intensificarsi dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Due petizioni firmate da centinaia di avvocati protestano chiaramente contro questa situazione. Guillaume Lancereau analizza questi testi, di vitale importanza per capire come operi lo Stato nella Russia contemporanea.
Il PiS di Jarosław Kaczyński ha perso le elezioni, ma niente assicura che le opposizioni possano uscire vincitrici dal periodo post-elettorale. Jarosław Kuisz, redattore in capo di Kultura Liberlna, risponde alle nostre domande, un giorno dopo l’elezione europea più importante dell’anno
Abbiamo incontrato il Presidente del Consiglio europeo per la sua prima grande intervista dall’inizio della guerra del Sukkot. Mentre la rottura in Medio Oriente scava nelle fratture di una guerra che si estende su tutta la terra, Charles Michel propone un nuovo metodo — «dobbiamo essere intelligenti, abili».
Narges Mohammadi, premio Nobel per la Pace 2023: una lettera inedita dalla prigione delle donne
Asia intermediaNella sezione 209 del carcere di Evin arrivano delle donne mutilate, scioccate. Anche Narges Mohammadi, che ha appena ricevuto il Nobel per la Pace, ha passato parte della sua vita in quella prigione. In questa lettera scritta ad agosto, e per la prima volta tradotta in italiano, racconta lo scorrere quotidiano di questo ordinario terrore — e lancia un appello alle donne in lotta nel mondo intero.
Xhiro. E se un popolare rito delle coste dell’Adriatico permettesse di comprendere le difficoltà del processo di allargamento europeo? Nel momento in cui Emmanuel Macron, Olaf Scholz, Ursula von der Leyen e altri leader europei discutono del futuro dell’Unione, Lea Ypi riesuma dal suo passato il ricordo di una passeggiata nell’Albania comunista. Firma qui uno splendido testo dedicato a un’Europa che fatica ad affrontare i suoi limiti prima di impartire meglio le sue lezioni a chi vorrebbe aderirvi