Il tecnopopulismo origina da uno scollamento tra politica e società: lungi dal risolvere questa frattura, i tecnopopulisti la esacerbano, erodendo le basi della rappresentanza democratica. La chiave per uscire da questa situazione di stallo sta nella ricerca di nuove forme di intermediazione politica.
Il mondo attorno all’Europa è cambiato, e questo profondo cambiamento pone gli europei di fronte a una doppia domanda: dove siamo nello spazio e dove siamo nel tempo?
Nella sua controversa risposta alla pandemia di Covid-19, la Svezia è andata in direzione contraria non solamente alla maggior parte dei paesi occidentali, ma anche ai propri paesi scandinavi: una scelta che ha messo in evidenza, secondo Fabrizio Tassinari, il lato oscuro del modello nordico basato sul consenso. Che conclusioni trarne sul futuro del buongoverno?
Nelle regioni del Sahara e del Sahel, la gestione dell’estrazione artigianale dell’oro si basa su una cooperazione tra attori non statali (gruppi armati, forze di polizia e imprenditori) e attori statali. Come mostra il caso del Mali, attraverso dinamiche complesse e consolidate i gruppi di potere rafforzano l’equilibrio fragile di una forma di governo ibrida, integrando l’estrazione aurifera artigianale nel sistema del clientelismo.
In questa ampia conversazione che apre l’edizione italiana di La Nuova Lotta di Classe di Michael Lind, Raffaele Alberto Ventura e Lorenzo Castellani partono dai temi portati avanti dal pensatore americano per ragionare sulle fratture e ricomposizioni in corso nella politica e nelle società globali.
L’impatto della pandemia Covid-19 sulle nostre vite e sulle relazioni internazionali evidenzia difetti, opportunità e una serie di grandi domande. In questo contesto, Pol Morillas ha chiesto a specialisti di alto livello di provare a ripensare la politica mondiale e porre le basi per un nuovo internazionalismo.
Il governo Draghi rappresenta una nuova stagione per l’Italia, e rimette il paese al centro delle questioni internazionali europee e transatlantiche. In questo studio, Jean-Pierre Darnis mostra come, rilanciando il trattato del Quirinale con la Francia, il nuovo presidente del Consiglio sta elaborando un’agenda che guarda oltre i confini della penisola.
“Se aveste chiesto ad Adriano o a Marco Aurelio in cosa consistesse il mestiere d’imperatore, loro non avrebbero risposto offrendo queste visioni utopiche. Avrebbero definito l’essenza dell’imperatore come il cercare ogni giorno di essere giusto, riflessivo, il provare ad essere un buon romano.”
Quale futuro per l’Africa nel prossimo decennio?
Il lancio operativo dell’AfCFTA il 1° gennaio 2021 offre l’opportunità di immaginare a cosa potrebbe assomigliare un continente africano integrato e prospero alla fine del decennio e quali strade si aprono: secondo Giovanni Faleg, IUESS, l’integrazione continentale appare fondamentale per il riassetto economico e la resilienza dell’Africa.
Michel Onfray si è spacciato a lungo per un rappresentante delle classi popolari. Mentre la sua nuova rivista Front populaire lo colloca senza alcun dubbio all’estrema destra dello spettro politico, due storici, che avevano già parlato di lui nel 2010, discutono sulle colonne del Grand Continent i miti con cui è stata costruita questa personalità mediatica. Nelle loro parole scopriamo un falsario e un manipolatore di testi, il peso della cui voce ne esce fortemente indebolita.