La visita di oggi, 4 novembre, è la prima di un leader australiano in Cina da 7 anni. La politica del Primo Ministro Albanese di normalizzare le relazioni tra Australia e Cina potrebbe portare a un’attenuazione della guerra commerciale e delle tensioni sulla sicurezza tra i due Paesi.

L’aumento della frequenza e dell’intensità degli eventi meteorologici estremi sta portando ad un aumento dei danni economici legati ai disastri climatici. Uno studio dell’Agenzia Europea per l’Ambiente quantifica questi danni.

Venerdì 3 novembre, Joe Biden ospita a Washington un vertice che riunisce dodici Paesi del Nord e del Sud America per formare il Partenariato americano per la prosperità economica. Lanciato nel 2022, il Partenariato non è estraneo a due priorità della politica estera statunitense: la competizione con la Cina e la migrazione.

Ieri e oggi, 1 e 2 novembre, il valico di Rafah tra l’Egitto e la Striscia di Gaza è stato aperto per consentire il passaggio dei cittadini stranieri. Mentre l’Egitto continua a svolgere un ruolo di primo piano nella diplomazia della guerra del Sukkot, il Paese rimane nella morsa di una crisi economica e sociale. L’attuale sequenza di eventi, dominata dalla guerra, doveva essere segnata soprattutto dalle elezioni presidenziali di dicembre, volte a riportare Al-Sissi al potere per un terzo mandato.

Con l’introduzione di restrizioni all’esportazione di grafite e l’aumento delle scorte di cobalto da parte della Cina, la competizione globale per i metalli strategici sta diventando più dura, mentre si prevede un forte aumento della domanda globale nei prossimi anni. Una panoramica sulle ultime decisioni della Cina.

Mentre l’esercito israeliano ha effettuato un «raid mirato» nella Striscia di Gaza la scorsa notte, le vittime civili si stanno moltiplicando su entrambi i lati del confine a causa dei bombardamenti israeliani e del lancio di razzi da parte delle milizie palestinesi. Ecco 4 mappe e grafici per avere un quadro più chiaro.

Mercoledì 18 ottobre si chiude il Forum delle Nuove vie della seta di Pechino. Mentre l’Italia si sta ritirando dall’iniziativa e i leader dell’Unione europea hanno scelto per la maggiore di non partecipare, uno dei successi diplomatici indiretti di Pechino sta sicuramente nella presenza di Viktor Orbán e nel conseguente incontro tra il Premier ungherese e Vladimir Putin.