Oggi gli ucraini avrebbero dovuto festeggiare il Natale. Ma lo scorso luglio il presidente Zelensky ha emanato un decreto che sposta la data della festività al 25 dicembre. Le origini di questo gesto politico, che pone fine a un eccezionalismo spesso percepito come atavico e avvicina l’Ucraina all’Occidente, si trovano anche nella storia dei calendari. Jean-Benoît Poulle fa il punto della situazione.
Guerra e pace non sono dimensioni impermeabili. L’Ucraina era già definita da uno stato di guerra molto prima che Vladimir Putin lanciasse la sua invasione su larga scala. Per pensare il dopoguerra ucraino, dobbiamo tenere conto delle spaccature insite in questo lungo periodo di conflitto. Si può mai uscire dalla guerra?
COP 28: a che punto siamo? 10 punti e 21 carte e grafici
COP28 a Dubai: dietro le quinte della diplomazia climaticaLa COP 28 si è appena aperta a Dubai. Per capire da dove partono le negoziazioni e quali sono gli obiettivi da raggiungere per limitare il riscaldamento a 1,5°C entro la fine del secolo, proponiamo uno studio in dieci punti a partire dai dati cruciali sullo stato del clima e della transizione.
Se l’Occidente riduce il suo aiuto all’Ucraina, la Russia vincerà. Se lo aumenta, l’Ucraina può vincere. Ecco, in poche parole, cosa spiega Frederick W. Kagan in questo studio molto informato sull’attuale stallo della guerra in Ucraina. Nel momento in cui il sostegno occidentale all’Ucraina aggredita vacilla, proponiamo una lettura essenziale per cogliere la particolarità di un conflitto che potrebbe volgere a nostro sfavore se non restiamo vigili.
Per cogliere la novità della guerra in Ucraina, bisogna comprendere cosa lega questo conflitto alla storia di lunga durata dello scontro militare. In questo studio, il generale Benoît Durieux, presidente della Académie de défense de l’École militaire, analizza le tre leggi che governano il conflitto ucraino. Un testo essenziale che traccia le linee tattiche della guerra estesa.
L’irruzione di Milei nella politica argentina è stata brutale quanto le sue parole. Nel giro di pochi anni, il paleolibertario ha conquistato settori crescenti della società, rompendo la logica bipartitica che ha finora prevalso in Argentina. In uno studio dettagliato, completo di 4 grafici, Gabriel Vommaro decifra la sociologia di una sorpresa elettorale che potrebbe cambiare il panorama politico in America Latina.
L’elezione di Milei è storica. Per la prima volta un autoproclamato libertario è alla testa di una grande democrazia. John Tomasi e Matt Zwolinski, specialisti della questione, ripercorrono la storia del libertarismo, dalla metà dell’Ottocento ai giorni giorni. Con una domanda di fondo: come si fa a governare quando si vuole abbattere lo Stato?
Il partito di estrema destra del veterano della politica olandese Geert Wilders ha vinto le elezioni nei Paesi Bassi. Mentre il difficile compito di formare un governo potrebbe richiedere mesi, i dati elettorali mostrano già in che misura l’equilibrio di potere si è invertito in due anni. In questo studio approfondito, François Hublet fornisce un’analisi dettagliata del voto di mercoledì ed esplora le diverse opzioni per il futuro.
«Solo perché si è eletti, non significa che si possa fare tutto», una conversazione sul futuro della Polonia
La Polonia dopo un'elezione storicaPossiamo imitare i metodi degli illiberali per uscire dall’illiberalismo? Questa è una delle domande che si pone l’opposizione polacca mentre si prepara a formare una coalizione di governo. Marcin Matczak, noto avvocato vicino all’opposizione, e Katarzyna Skrzydłowska-Kalukin, specialista di questi temi, riflettono sulle tracce lasciate dal partito di Jarosław Kaczyński. Comunque vada, dopo otto anni di governo del PiS, la democrazia polacca si è già trasformata.
L’oscillare dell’attenzione strategica degli Stati Uniti tra diversi teatri regionali, dall’Europa all’Asia, passando per il Medio Oriente, non è un gioco a somma zero. Le conseguenze delle scelte di non intervento degli Stati Uniti si faranno sentire in maniera sempre più estesa nei nostri anni Venti, mettendo il Paese davanti a un dilemma che culminerà nelle elezioni presidenziali del 2024.