Oggi, giovedì 12 dicembre, il Consiglio approverà l’ingresso a pieno titolo di Romania e Bulgaria nell’area Schengen, eliminando i controlli sulle persone alle frontiere interne terrestri dal 1° gennaio 2025. I ministri esamineranno anche gli sviluppi nell’area della libera circolazione nel suo complesso.

  • L’Olanda è l’ultimo Paese ad aver deciso di attuare dei controlli rafforzati e casuali alle proprie frontiere, misura che entrerà in vigore da lunedì e continuerà fino a giugno 2025.
  • Nei primi tre trimestri del 2024, Frontex stima che circa 170.000 persone abbiano attraversato illegalmente le frontiere dello spazio Schengen, rispetto alle quasi 850.000 dello stesso periodo del 2015.
  • A settembre, oltre il 40% delle frontiere Schengen è stato oggetto di controlli temporanei alle frontiere dopo che Berlino ha deciso di reintrodurre queste misure in risposta ai “rischi per la sicurezza associati alla migrazione irregolare”.

L’UE si è impegnata ad attuare il Patto sulla migrazione e l’asilo entro il giugno 2026. Dalla fine dell’estate e in particolare dal Consiglio europeo dello scorso ottobre, il discorso sulla politica migratoria europea si è inasprito. Di fronte alla controversa questione dell’esternalizzazione delle frontiere, la Presidente Von der Leyen ha promesso di studiare lo sviluppo e il funzionamento dell’accordo bilaterale tra Italia e Albania, che mira a trattare le domande di asilo al di fuori del territorio italiano.

Oltre alle misure già incluse nel Patto, diversi Stati stanno promuovendo ulteriori misure restrittive, che saranno discusse oggi.

  • Tra queste, possiamo sottolineare l’idea di limitare la libertà di movimento dei richiedenti asilo respinti o dei migranti a cui è stato ordinato di lasciare il Paese.
  • Ulteriore oggetto di discussioni: l’intensificare i negoziati con i Paesi terzi affinché riprendano i richiedenti asilo respinti che hanno attraversato il loro territorio, anche se non sono cittadini di quel Paese.

I ministri che si riuniscono oggi a Bruxelles dovrebbero discutere anche del trattamento delle domande di asilo dei cittadini siriani. Dopo la caduta del regime di Assad, avvenuta questo fine settimana, 16 Stati membri hanno annunciato l’intenzione di sospendere il trattamento di queste domande. In Italia, il Governo Meloni ha sospeso i procedimenti relativi alle domande di asilo dalla Siria. Nell’Unione Europea, più di 100.000 domande di asilo di cittadini siriani sono attualmente in sospeso.