I dati diffusi nelle ultime settimane dal Ministero della Difesa ucraino mostrano un livello di perdite russe che non si vedeva almeno da gennaio. Secondo Kiev, 332.040 combattenti russi sono stati uccisi o feriti in Ucraina tra il lancio dell’invasione e il 3 dicembre1.

  • Nel suo aggiornamento sulla situazione in Ucraina del 4 dicembre, l’intelligence militare britannica ha quantificato le perdite russe (feriti e morti) in una media di 320.000, una cifra quasi identica a quella fornita da Kiev2.
  • In totale, si ritiene che 70.000 combattenti russi siano stati uccisi in Ucraina, di cui 50.000 nell’esercito regolare (senza differenziare il loro status) e 20.000 nella Wagner.
  • Nonostante questa nuova conferma che l’esercito russo sta subendo perdite molto pesanti, Mosca ha esteso il suo controllo sul territorio ucraino solo di 4 km² nel mese di novembre, la più piccola avanzata mensile dall’inizio del conflitto3.

Questi dati non indicano che il conflitto è congelato, ma che i progressi per entrambe le parti stanno diventando sempre più complicati a causa del recente peggioramento delle condizioni meteorologiche e di alcuni fattori identificati dal Comandante in Capo delle Forze Armate dell’Ucraina, Valeri Zaloujny.

Tuttavia, le tattiche di «fanteria usa e getta» di Mosca non sembrano portare al logoramento delle forze disponibili, grazie agli sforzi continui dello Stato russo. Tenendo conto dei reclutamenti, della mobilitazione parziale, del personale che sta completando il servizio militare e delle perdite in Ucraina, l’Institute for the study of war ritiene che il decreto firmato da Putin il 1° dicembre sull’aumento delle dimensioni dell’esercito sarebbe in realtà «un riconoscimento formale di un aumento netto di 170.000 unità di personale da combattimento tra il 25 agosto 2022 e il 1° dicembre 2023, e non un invito ad aumentare immediatamente l’attuale numero di personale da combattimento di altre 170.000 unità»4.

Mentre lunedì 4 dicembre la Casa Bianca ha avvertito il Congresso che Washington esaurirà le risorse «entro la fine dell’anno per acquistare altre armi ed equipaggiamenti per l’Ucraina e per fornire equipaggiamenti dalle scorte dell’esercito statunitense», l’ultimo rapporto del SIPRI sulla vendita di armi rivela che la produzione non sta tenendo il passo con l’aumento della domanda5.

  • I ricavi delle 42 aziende statunitensi tra i primi 100 produttori di armi sono diminuiti del 7,9% lo scorso anno.
  • Su scala globale, i produttori di armi hanno registrato un calo dei ricavi del 3,5% rispetto al 20216.
Note
  1. Загальні втрати російських окупантів становлять більше 332 тис. осіб, знищено понад 600 засобів ППО ворога ‒ Генеральний штаб ЗСУ, ministero della Difesa ucraino, 3 dicembre 2023.
  2. X (Twitter) del ministero della Difesa britannico, 4 dicembre 2023.
  3. X (Twitter) di War Mapper, 4 dicembre 2023.
  4. Nicole Wolkov, Christina Harward, Riley Bailey, Grace Mappes et Frederick W. Kagan, Russian Offensive Campaign Assessment, December 3, 2023, Institute for the Study of War.
  5. Letter to Congressional Leadership Regarding the Need for Urgent Action to Support Ukraine’s Defense, Casa Bianca, 4 dicembre 2023.
  6. Xiao Liang, Lorenzo Scarazzato, Lucie Béraud-sudreau, Nan Tian, Diego Lopes Da Silva, Yeoun Choi et Eero Kristjan Sild, The Sipri Top 100 Arms producing And Military Services Companies, 2022, 4 dicembre 2023.