L’analisi tattica dei combattimenti di ieri è disponibile a questo link. L’archivio delle analisi quotidiane di Michel Goya è disponibile qui.
Key Points
- L’inizio della seconda settimana della guerra in Ucraina sta facendo emergere sempre più evidentemente i profondi problemi organizzativi dell’esercito russo.
- La morte di diversi generali russi sembra essere il segno della necessità per i comandanti delle grandi unità di andare direttamente al fronte per aggirare una catena di comando satura e compensare la mancanza di iniziativa delle unità.
- Lo stallo generale delle forze russe si sta confermando: l’insufficienza della fase di distruzione delle difese aeree ucraine nei primi giorni della guerra sta avendo gravi conseguenze sul fallimento dell’offensiva ad alta velocità delle forze di terra.
- Procede l’investimento del sud del paese. Un nuovo attacco a Mykolayev, il quartier generale delle forze navali ucraine, è stato lanciato da Kherson. La sua cattura è un prerequisito per un attacco a Odessa.
Il punto sulla situazione al 5 marzo
Da ieri, ci sono stati pochi cambiamenti nell’aria e nel mare. Le difese antiaeree (S300, MANPADS) continuano a ostacolare le manovre aeree. Questo si traduce in voli a bassissima quota e/o notturni, che sono meno efficaci.
Lo stallo generale delle forze russe si sta confermando, con l’eccezione della zona orientale dove la 20ª Armata avanza verso Kiev e la 1ª ABG sospende l’investimento di Kharkiv a favore delle operazioni di ricognizione in forze verso il centro (Poltava) e il sud-est.
L’Ucraina occidentale, caratterizzata da vaste zone paludose al confine bielorusso e da pochi assi stradali praticabili durante il periodo della rasputitsa 1 non è adatta alla manovra terrestre. Tuttavia, esiste ancora la possibilità di una penetrazione di Jitomyr, a ovest di Kiev.
È inoltre possibile che la grande colonna in attesa di cui si è parlato fosse in realtà la 35a Armata (non la 36a), che era stata in riserva in Bielorussia, e che fosse destinata a manovrare o verso Kiev o a sud verso Vinnitsya, per tagliare in due l’Ucraina.
Situazione dai fronti aperti
Sul fronte di Kiev
La 41a Armata era ancora bloccata a Chernihiv e la 36a Armata a ovest di Kiev. Tuttavia, la 20a Armata sta avanzando rapidamente verso est. La 20a Armata potrebbe raggiungere l’est della capitale nei prossimi giorni.
Sul fronte orientale
Mentre l’avanzata russa è ancora limitata nell’area di Kharkiv, abbiamo osservato delle operazioni periferiche del 1° ABG verso Sloviansk a sud-est e Poltava a sud-ovest di Kharkiv. Poltava è un luogo importante nella storia militare russa: è il luogo della vittoria di Pietro il Grande contro l’esercito svedese di Carlo XII nel 1709.
Sul fronte sud-est
Nel sud-est del paese, lo sforzo delle milizie russe e separatiste si concentra contro Marioupol, dando luogo a pesanti combattimenti. L’assedio di Mariupol assorbe le forze della 58a Armata e parte della 49a Armata da Donetsk.
Questa concentrazione lascia poche forze disponibili per avanzare verso nord, si tratta di una carenza controbilanciata dalla presenza di alcune forze di riserva vicino a Zaporozhia, sede dell’immensa centrale nucleare. Il sequestro della centrale nucleare permette teoricamente di controllare il 15% della produzione di elettricità dell’Ucraina.
Sul fronte sud-ovest
Un nuovo attacco a Mykolayev, il quartier generale delle forze navali ucraine, è stato lanciato da Kherson. Il combattimento nella zona sembra essere assunto dal 22° Corpo, così come la brigata navale e il 7° AAD, e non più dalla 58° Armata. La cattura di Mykolayev è un prerequisito per un attacco a Odessa.
Analisi e prospettive
L’insufficienza della fase di distruzione delle difese aeree ucraine nei primi giorni della guerra sta avendo gravi conseguenze sul fallimento dell’offensiva ad alta velocità delle forze di terra.
L’incursione aerea sull’aeroporto di Gostomel (a nord di Kiev), ha subito pesanti perdite – due elicotteri d’attacco distrutti e soprattutto uno o due aerei da trasporto IL76 distrutti, con una probabile significativa perdita di vite umane.
L’inizio della seconda settimana della guerra in Ucraina sta rivelando alcuni profondi problemi organizzativi dell’esercito russo. La loro origine può essere l’accumulo anarchico di diverse strutture di comando dopo la successione delle riforme: esercito e corpi d’armata, brigate autonome e divisioni con reggimenti.
Questa disorganizzazione è illustrata da situazioni in cui gli stati maggiori dell’esercito hanno spesso troppe unità da comandare – ben oltre la norma di cinque – contemporaneamente.
Infine, è stata riportata la morte di diversi generali russi, segno della necessità – si tratta di un ordine? – per i comandanti delle grandi unità di andare direttamente al fronte per aggirare una catena di comando satura e compensare la mancanza di iniziativa delle unità.
Note
- Lo scioglimento del gelo e della neve, la “stagione delle cattive strade” (rasputitsa), rendendo il terreno fangoso, costringe le operazioni sui grandi assi asfaltati. Per saperne di più.