Luca Picotti

Luca Picotti è avvocato ed esperto delle implicazioni economiche e politiche del diritto

Si è laureato a Trieste con una tesi dal titolo ‘Golden Power. I poteri speciali del Governo nelle operazioni societarie delle imprese strategiche’. È dottorando presso l'Università di Udine e autore di ‘La legge del più forte. Il diritto come strumento di competizione tra Stati’ (Luiss University Press 2023). È inoltre redattore di Pandora Rivista, dove si occupa di temi giuridico-economici e di relazioni internazionali.
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“Non c’è un’etica condivisa lungo la supply chain”: stiamo per far deragliare le catene del valore con i nostri valori?

In un mondo rotto e sempre più regolamentato, le multinazionali che avevano puntato su una crescita globalizzata e su un diritto uniforme rischiano di disgregarsi. Per Fabio Londero, General Counsel del gruppo siderurgico friulano Danieli, le conseguenze negative dell'”effetto Bruxelles” potrebbero essere fatali.

Gli obiettivi climatici degli accordi di Parigi non saranno raggiunti. La lotta ecologica radicale sembra illusoria, persa nella trappola di un mondo fratturato. In questo contesto, Luca Picotti traccia il profilo della linea realista che secondo lui si imporrà: un ambientalismo difensivo che cercherà di adattare, per quanto possibile, le nostre società alla futura catastrofe.

La legge del più forte è diventata la regola della nostra epoca?

Luca Picotti si interroga sull’inflazione di regolamenti che permettono agli Stati di esercitare delle forme di ingerenza in un numero crescente di settori economici. La sicurezza nazionale permette ormai di proteggersi dagli avversari, ma anche dai propri alleati — nella contesa tra i grandi modelli, quanto si estenderà l’arsenale del diritto?

Ce ne parla Luca Picotti, introducendo il suo libro La legge del più forte. Il diritto come strumento di competizione tra Stati per Luiss University Press

Si dice spesso che l’Europa si trasforma. È difficile descrivere come. Ma nella turbolenza del nuovo disordine, il bipolarismo tra Cina e Stati Uniti rimane la forza gravitazionale strutturante. Impone logiche duali, costringendo l’Europa a prendere una posizione – l’Unione non ha, forse, che quattro strade possibili

Da molto tempo percepito come uno strumento di regolazione della politica interna italiana, il vincolo esterno è un dato essenziale per capire le trasformazioni politiche prima dell’elezione del 25 settembre. La favorita, Giorgia Meloni, cammina su un filo, tra incarnazione di un rinnovamento di destra ed esigenza di rispettabilità all’estero. Tuttavia, qualcosa è cambiato. Qui sta la grande novità: i vincoli esterni non sono scomparsi, ma la loro natura si trasforma. Ormai, tutto può succedere.