
«Torneremo a investire in Europa, in modo massiccio e responsabile.
Affronteremo gli interessi consolidati che oggi ostacolano il nostro cammino verso un futuro basato sull’innovazione piuttosto che sul privilegio.
E proteggeremo e preserveremo la nostra libertà.»
In Portogallo, davanti a capi di Stato europei, Mario Draghi ha stabilito una nuova diagnosi e fissato una rotta.
Pubblichiamo il suo appello di Coimbra.