Europa

“Dopo Assad, il tempo di Lukashenko verrà”, una conversazione con Sviatlana Tsikhanovskaya, leader dell’opposizione bielorussa

Politica

Il fattore cinese trascurato dal rapporto Draghi

Rapporto Draghi: un dibattito europeo
Lettura estesa

Dall’ironia nelle relazioni internazionali alle radici dell’arte medievale in Occidente; da Sloterdijk e i suoi segnalibri nascosti nel libro dell’Europa alle lettere vietnamite di Jean Tardieu: dicembre è pieno di sorprese editoriali.

Ecco una selezione di pubblicazioni recenti da mettere sotto l’albero di Natale.

Cosa è accaduto in Romania perché la più alta corte del Paese decidesse di annullare semplicemente un’elezione presidenziale?

Il Grand Continent ha avuto accesso ad alcuni dei documenti consultati dai giudici per arrivare a questa decisione.

I documenti delineano i contorni di un’operazione su vasta scala, orchestrata dalla Russia di Putin, attraverso l’applicazione TikTok.

Una tempesta di neve. Molto vento. Pochi minuti prima della proclamazione, il cielo ci ha fatto un cenno: le nuvole si sono dissipate per rivelare un magnifico blu. Il 6 dicembre, di fronte al Monte Bianco, la giuria del Premio Grand Continent ha incoronato il romanzo Hey, Guten Morgen, wie geht es dir? (Klett-Cotta, 2024) della scrittrice tedesca Martina Hefter come vincitore della sua terza edizione.

Le conseguenze dell’inazione climatica trascendono le linee di partito. Che si voti a destra o a sinistra, il degrado o addirittura la scomparsa delle risorse naturali non è solo una questione politica. Per garantire la prosperità a lungo termine dell’Europa, sono necessarie risorse considerevoli e una strategia: il rapporto Draghi offre una tabella di marcia.

Dal febbraio 2022, centinaia di migliaia di ucraini si trovano in prima linea. Per alcuni di loro, mobilitati dall’inizio della guerra, la prospettiva di un ritorno alla vita civile diventa ogni giorno più remota, mentre uccidere per autodifesa è diventato un atto quotidiano. Per diversi mesi, Anna Colin Lebedev ha indagato su questi cittadini trasformati in guerrieri e sulle reti che li sostengono: un’immersione profonda nell’ “agguerrimento” di una società.

Conciliare “i discorsi della domenica con le azioni del lunedì”.

È questa la missione che Josep Borrell si è dato cinque anni fa, quando aveva iniziato il suo mandato di Alto Rappresentante. In questo testo personale, il primo da quando ha lasciato l’incarico, guarda indietro e fa il punto della situazione, suggerendo al contempo alcune strade da percorrere.