Fenomeno europeo, il sovraffollamento delle carceri sta prendendo una piega tragica in Italia. Dall’inizio dell’anno, il numero di suicidi nelle carceri è aumentato. Puntando su una politica penale fortemente repressiva, il governo Meloni sembra aver raggiunto un’impasse: con la creazione di un numero sempre maggiore di reati, le carceri italiane sono entrate in un circolo vizioso che trascura problemi sociali strutturali.
Il contratto sociale nordico ci sembra stranamente lontano, proprio come sembrano lontani la pandemia e le sue conseguenze. Eppure, nell’autonomia della tecnologia dalla politica che caratterizza la Scandinavia, c’è un modello di buon governo che può essere esportato. Fabrizio Tassinari ha incontrato Anders Tegnell, epidemiologo e architetto della risposta della Svezia alla Covid-19. A tre anni di distanza, trae lezioni da una resilienza unica.
“Giorgia Meloni dimostra ancora una volta i limiti della destra italiana, tutta votata al consenso e al mantenimento delle posizioni politiche originarie, incapace di rompere con l’euroscetticismo e il sovranismo fino in fondo, priva nei fatti di una cultura di governo e di culto della ragione di Stato”.
Una delle politiche più emblematiche dell’Unione attraversa un profondo mutamento.
Dalla riconfigurazione delle sue missioni alla rimodulazione in base alle lezioni del PNRR, il ripensamento della coesione è già una delle priorità del nuovo ciclo politico che si apre in questi giorni. Francesco Prota e Gianfranco Viesti fanno il punto sullo stato dell’arte e propongono una serie di soluzioni pratiche.
La Francia si è svegliata italiana. Dovrà imparare l’arte del compromesso.
Come si gestisce un Parlamento senza una chiara maggioranza? Come si governa senza una coalizione netta? Dopo aver trascorso la campagna legislativa a Parigi, il professore Sabino Cassese presenta i segreti di una formula di cui la Francia non sa quasi nulla.
Giorgia Meloni ha un problema con il suo partito: l’antisemitismo.
È diventato difficile capire come il Presidente del Consiglio italiano riuscirà a tirarsi fuori dalla crisi in cui si trova la sua famiglia politica, per la prima volta così direttamente confrontata con il peso della propria eredità storica.
Più viene repressa, più la rabbia cresce: fino a che punto ci porterà il vortice di violenza dei nostri anni Venti?
Una genesi storica e filosofica del momento tecnopopulista — di Carlo Invernizzi-Accetti.
Chi sono e cosa pensano veramente gli elettori del Rassemblement National?
Pubblichiamo 10 grafici e 6 punti chiave — uno studio che rivela che la maggioranza degli elettori di Jordan Bardella si dichiara apertamente “piuttosto” o “almeno un po’” razzista e pensa che i musulmani francesi “non siano francesi come gli altri”.
Siamo prigionieri dello sguardo dell’imperatore romano?
Per capire come il mondo di Le Pen e Meloni sia diventato il nostro, uno dei più sottili osservatori della politica contemporanea ha coniato un’espressione: «la romanizzazione dei barbari».Per Giovanni Orsina, direttore della LUISS School of Government, la marea populista non si sta ritraendo perché scompare, ma perché entra nelle istituzioni e ci si installa.
Per capire Jordan Bardella e la sua resistibile ascesa, non bisogna guardare a Meloni, ma a Di Maio.
Sintesi perfetta dell’era tecnopopulista, la traiettoria politica dell’ex leader del Movimento 5 Stelle — ora collocato al centro della macchina tecnocratica dell’Unione Europea — può insegnarci qualcosa sulla sequenza che sta iniziando in Francia.