Israele, Hamas: la guerra del Sukkot

A Gaza stiamo assistendo a un genocidio? 10 punti sull’accusa del Sudafrica a Israele

Mediterraneo
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Di una delle figure più influenti del Medio Oriente contemporaneo sappiamo poco o niente. Dallo scoppio della guerra del Sukkot, Hassan Nasrallah, leader di Hezbollah, ha parlato più volte. Le immagini dei suoi ultimi due discorsi sono state proiettate in tutto il mondo. Nel discorso di novembre ha spiegato la strategia dell’organizzazione dopo lo scoppio della guerra da parte di Hamas. Lo traduciamo, lo presentiamo e lo commentiamo riga per riga.

Per molto tempo, Hamas si è tenuto ai margini del jihadismo globale. Tutto è cambiato il 7 ottobre, dopo il suo attacco a Israele. Con una prospettiva informata, Asiem El Difraoui spiega come e perché l’organizzazione terroristica è diventata un modello globale per gli estremisti, con il rischio di incoraggiare degli emuli in Europa.

Nella guerra delle cifre, bisogna essere rigorosi per avvicinarsi alla realtà. Lo storico militare francese Michel Goya analizza attentamente gli attacchi di Hamas e di Israele, con le rispettive perdite umane.

Un bilancio preciso della guerra del Sukkot.

Cosa succederà dopo l’operazione militare israeliana a Gaza? Per porre fine alla violenza, bisogna domandarsi come debba finire la guerra del Sukkot. Mentre i blocchi a Gaza si accumulano, gli appelli al cessate il fuoco si moltiplicano e la strategia israeliana sembra senza uscita, Vittorio Emanuele Parsi cerca di articolare una proposta. Partendo dai vantaggi e dai limiti degli accordi di Abramo, una Forza di sicurezza araba a Gaza potrebbe gestire la transizione verso l’indipendenza della Palestina.

L’embargo imposto dai Paesi arabi esportatori di petrolio dopo la crisi del 1973 ha trasformato tutti gli equilibri e le dottrine geopolitiche, una tendenza che si è rafforzata nel 1979. Se la graduale normalizzazione del ruolo di Israele nella regione poteva far sperare in una semplificazione della mappa energetica, la guerra con Hamas e la minaccia di una conflagrazione regionale hanno rimescolato tutte le carte. È quello che spiega Helen Thompson in questa informata prospettiva storica.