Studi


Una delle politiche più emblematiche dell’Unione attraversa un profondo mutamento.

Dalla riconfigurazione delle sue missioni alla rimodulazione in base alle lezioni del PNRR, il ripensamento della coesione è già una delle priorità del nuovo ciclo politico che si apre in questi giorni. Francesco Prota e Gianfranco Viesti fanno il punto sullo stato dell’arte e propongono una serie di soluzioni pratiche.

Il partito di Le Pen non ha vinto le elezioni, ma si avvicina alla maggioranza

C’è un’illusione ottica nel voto di sbarramento: il fronte repubblicano è in realtà una coalizione elettorale resa possibile solo dal gioco dei ritiri. Con la sinistra in testa, la questione aperta oggi è come tradurre questo risultato in una coalizione politica in grado di formare l’Assemblea. Uno studio di Jean-Yves Dormagen, presidente fondatore del Cluster 17.

Per ottenere la maggioranza assoluta, il RN deve neutralizzare il fronte repubblicano.

Secondo le proiezioni della rivista BLUE del Groupe d’études géopolitiques, basate sulle matrici di transizione per le elezioni legislative del 2022, l’estrema destra potrebbe ottenere la maggioranza assoluta al secondo turno in assenza di ritiri.

Mentre i negoziati proseguono fino alle 18 di martedì (termine ultimo per le dichiarazioni di ritiro), diamo uno sguardo a tre scenari.

Per capire Jordan Bardella e la sua resistibile ascesa, non bisogna guardare a Meloni, ma a Di Maio.

Sintesi perfetta dell’era tecnopopulista, la traiettoria politica dell’ex leader del Movimento 5 Stelle — ora collocato al centro della macchina tecnocratica dell’Unione Europea — può insegnarci qualcosa sulla sequenza che sta iniziando in Francia.

Rispetto all’exploit delle Europee di cinque anni fa, la Lega crollerà. Per cercare di arginare le perdite e salvare la sua leadership sempre più contestata, Salvini ha scommesso tutto su un generale ancora sconosciuto in Europa. David Allegranti raccoglie e commenta 10 prese di posizioni dell’autore del best seller Il mondo al contrario, tracciando per la prima volta il portrait europeo di una figura estrema.

Chi si è congratulato con Putin? Chi ha contestato i risultati di un’elezione “fabbricata”?

Dall’India alla Turchia, dall’Unione Europea al Vaticano, il voto in Russia è un’occasione unica per studiare il posizionamento di alleati e avversari. Pubblichiamo una mappa e una serie di tabelle riassuntive, le prime nel loro genere, per analizzare le reazioni di tutti gli Stati alla rielezione di Vladimir Putin. Ultimo aggiornamento 19 marzo 11.30 (ora di Roma).