Dopo una «pausa operativa» di una settimana che ha visto il rilascio di un centinaio di ostaggi detenuti da Hamas in cambio di 240 donne e bambini palestinesi rinchiusi nelle prigioni israeliane, venerdì 1 dicembre Tsahal ha annunciato la ripresa dei combattimenti.

  • Israele ha denunciato «la violazione della pausa operativa» e «gli spari verso il territorio israeliano» da parte di Hamas1.
  • Secondo i dati dell’Institute for the Study of War, da venerdì 1 dicembre ci sono stati 62 attacchi missilistici in territorio israeliano, 12 schermaglie e 11 esplosioni di ordigni esplosivi improvvisati in Cisgiordania.
  • I combattimenti tra l’esercito israeliano e Hamas non sono cessati del tutto nel corso dell’ultima settimana, anche se sono diminuiti di intensità.

Venerdì Tsahal ha pubblicato una mappa della Striscia di Gaza suddivisa in diverse centinaia di zone per indicare ai civili se fossero o meno interessati dagli ordini di evacuazione2. Mentre il portavoce dell’esercito israeliano per i media arabi annunciava in tempo reale quali aree dovevano essere evacuate, lunedì 4 dicembre Reuters ha rivelato che i civili venivano colpiti dai bombardamenti mentre fuggivano verso le aree designate come «sicure» dall’esercito israeliano, come Rafah3.

Alcune cifre chiave per capire cosa sta succedendo nell’enclave:  

  • Secondo l’Agenzia delle Nazioni Unite per il Soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi nel vicino Oriente (UNRWA), dal 7 ottobre oltre l’80% degli abitanti della Striscia di Gaza è stato costretto a spostarsi, ovvero 1,9 milioni di persone4.
  • Tsahal ha dichiarato di aver effettuato circa 10.000 attacchi aerei sull’enclave in meno di due mesi5.
  • Sabato 2 dicembre, il ministero della Salute di Gaza – un ente controllato da Hamas le cui cifre e dichiarazioni devono essere trattate con cautela – ha annunciato che il bilancio delle vittime è salito a circa 15.000, il 70% delle quali sarebbero donne e bambini6.

Gli Stati Uniti continuano a spingere per il ripristino di una «pausa nei combattimenti», con il vicepresidente Kamala Harris che ha dichiarato sabato a Dubai che «troppi palestinesi innocenti sono stati uccisi»7. Il Segretario alla Difesa Lloyd Austin ha avvertito Israele della «sconfitta strategica» a cui sta andando incontro «spingendo la popolazione civile nelle braccia del nemico»8.