Si moltiplicano le accuse di crimini di guerra contro Tsahal

Secondo un’inchiesta della rivista +972, specializzata in Israele e Palestina, Tsahal sta prendendo deliberatamente di mira le infrastrutture civili per «creare uno shock» che porti la popolazione a «fare pressione su Hamas»¹.

• I membri della comunità di intelligence israeliana hanno descritto gli obiettivi dei bombardamenti dell’IDF sull’enclave come scelti appositamente, indipendentemente dal fatto che si tratti di obiettivi militari o meno. In questi attacchi, il numero di civili che potrebbero essere uccisi sarebbe «noto in anticipo».
• In particolare, l’esercito israeliano utilizza un sistema basato sull’intelligenza artificiale – «Habsora»,  (il Vangelo) – in grado di «generare obiettivi in modo quasi automatico» a un ritmo molto più elevato di quanto fosse possibile in precedenza.
• L’uso di questo sistema, combinato con le capacità aeree e di intelligence di Israele, contribuisce a spiegare l’entità della distruzione nella Striscia di Gaza, paragonabile alla campagna di bombardamenti alleati sulle città tedesche durante la Seconda guerra mondiale².

Per diverse settimane, diverse organizzazioni non governative (tra cui Amnesty e Human Rights Watch) hanno denunciato l’uso da parte di Tsahal di proiettili al fosforo bianco in aree abitate da civili.

• Il fosforo bianco è una sostanza incendiaria che è tossica se entra in contatto con la pelle. Il suo uso non è proibito in un contesto militare, ma è contrario al diritto umanitario internazionale quando viene «usato indiscriminatamente e mette in pericolo la vita dei civili»³.
• Tsahal nega di aver utilizzato i proiettili al fosforo bianco per «attaccare» gli obiettivi, ma ammette di averli usati per «creare cortine fumogene». Nel 2013, l’esercito israeliano si è impegnato a limitarne l’uso, senza tuttavia porvi fine⁴. 

Lunedì 11 dicembre, il Washington Post ha rivelato che i detriti di tre proiettili di artiglieria contenenti fosforo bianco sono stati utilizzati dall’esercito israeliano al confine settentrionale con il Libano. Secondo i dati raccolti da ACLED, Tsahal ha usato queste munizioni almeno 60 volte negli ultimi due mesi⁵. 

• Questo uso, che ha ferito almeno 9 civili, di cui 3 in modo grave, ha provocato una reazione immediata da parte di Washington, che ogni anno fornisce a Israele questo tipo di munizioni.
• Poco dopo queste rivelazioni, il portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti, John Kirby, ha dichiarato che l’amministrazione Biden era «preoccupata» da queste informazioni e che avrebbe «fatto domande per cercare di saperne di più»⁶.
• Gli Stati Uniti continuano a rifiutare pubblicamente di imporre condizioni a Israele per continuare a beneficiare del sostegno militare americano. Domenica 10 dicembre, Antony Blinken ha «esortato Israele a fare di più per proteggere i civili palestinesi», due giorni dopo il veto di Washington al Consiglio di Sicurezza⁷.
• Martedì 12 dicembre è prevista una nuova votazione all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per chiedere un cessate il fuoco⁸.

Il bilancio delle vittime continua a salire nell’enclave: ieri il Ministero della Sanità di Gaza, controllato da Hamas, ha riferito che 18.205 palestinesi sono stati uccisi tra il 7 ottobre e l’11 dicembre. Se questa cifra non distingue tra combattenti dei gruppi armati palestinesi e civili, l’organizzazione stima che il 70% di queste vittime siano donne e bambini.