Oggi, lunedì 2 giugno, si è tenuto a Istanbul il secondo ciclo di negoziati diretti tra Ucraina e Russia dopo oltre tre anni. Le aspettative erano limitate, dato il basso livello di rappresentanza della parte russa e il mantenimento da parte di Putin delle sue richieste massimaliste.
Le due delegazioni hanno scambiato le loro posizioni nel quadro dell’accordo raggiunto durante il precedente incontro del 16 maggio. Il «piano di cessate il fuoco» ucraino presentato oggi comprende cinque punti:
- Istituzione di un cessate il fuoco come «condizione indispensabile per lo svolgimento dei negoziati di pace», garanzie di sicurezza, rispetto della sovranità del territorio ucraino, mantenimento della possibilità dell’adesione all’Unione e alla NATO;
- Un punto sulle «prossime tappe» dopo la seconda riunione, in particolare la partecipazione degli Stati Uniti e dell’Europa al processo di negoziazione;
- La definizione della portata del cessate il fuoco (totale e incondizionato in aria, terra e mare per almeno 30 giorni, con possibilità di proroga ogni 30 giorni) e dei paesi incaricati di vigilare sul suo rispetto: gli Stati Uniti con «il sostegno di paesi terzi»;
- «Misure di fiducia»: ritorno dei bambini ucraini deportati in Russia, dei prigionieri di guerra e dei prigionieri civili detenuti dal febbraio 2014;
- L’agenda dei temi da affrontare in un incontro tra Zelensky e Putin: fine «permanente e completa» del conflitto, definizione delle sanzioni in caso di violazione, questione del risarcimento all’Ucraina e della ricostruzione del Paese, conclusione di un accordo di pace definitivo 1.
Mentre l’Ucraina aveva comunicato in anticipo il proprio piano di cessate il fuoco a Mosca e Washington, il contenuto del documento russo è stato reso noto solo durante la riunione. La portavoce del ministero degli Esteri russo aveva dichiarato nel fine settimana che i negoziatori avrebbero avuto a disposizione «una bozza di memorandum e altre proposte di cessate il fuoco» 2.
- L’incontro, durato poco più di un’ora, si è concluso nel pomeriggio senza risultati significativi. Le due parti hanno concordato di incontrarsi una terza volta a Istanbul tra il 20 e il 30 giugno, senza fissare una data precisa.
- I negoziatori ucraini hanno consegnato ai loro omologhi russi un elenco con i nomi di diverse centinaia di bambini deportati illegalmente in Russia, al che il capo della delegazione russa, Vladimir Medinsky, avrebbe risposto: «Non fate spettacolo davanti a delle vecchie signore europee senza figli» 3.
- Le due parti hanno concordato di scambiare «tutti i prigionieri di guerra gravemente malati» e quelli di età inferiore ai 25 anni. Inoltre, saranno scambiati anche 6.000 corpi di combattenti 4.
- Il ministro della Difesa e capo della delegazione ucraina, Umerov, ha dichiarato al termine dell’incontro che la parte russa ha nuovamente rifiutato un cessate il fuoco e un incontro tra Zelensky e Putin.
Questo secondo incontro diretto tra Kiev e Mosca ha avuto luogo il giorno dopo una vasta operazione militare ucraina sul suolo russo, che ha portato alla distruzione di diverse decine di bombardieri con l’ausilio di droni nascosti in camion. Le basi aeree colpite si trovavano in particolare a Olenia (oblast di Murmansk), Ivanovo (oblast omonimo), Diaguilevo (Riazan) e Belaïa, nella regione di Irkutsk, a oltre 4.000 km dall’Ucraina.
- Le conseguenze di questa operazione “Ragnatela” sarebbero disastrose per Mosca, con la distruzione del 34% dei vettori strategici dei missili da crociera russi per un costo stimato in 7 miliardi di dollari.
- Tra gli apparecchi danneggiati figurano in particolare gli aerei da ricognizione Iliouchine A-50, la cui produzione, ormai terminata, si è limitata a una quarantina di unità, nonché i bombardieri di concezione sovietica Tu-22M3, Tu-160 e Tu-95.
- Sebbene non vi siano informazioni pubbliche sul numero esatto di velivoli a disposizione di Mosca prima dell’attacco, la maggior parte delle stime colloca la flotta totale di bombardieri russi a meno di 90 velivoli.
- I servizi segreti militari ucraini (SBU) sostengono di averne distrutti 41 in totale 5.
Nella notte tra il 31 maggio e il 1° giugno, l’esercito russo ha lanciato il più vasto attacco aereo contro l’Ucraina dall’inizio della guerra: 472 droni Shahed e 7 missili balistici e da crociera.
Note
- «Ukrainian proposals for June 2 talks with Russia in Istanbul», Reuters, 1 giugno 2025.
- Ответ официального представителя МИД России М.В.Захаровой на вопрос СМИ в связи с высказываниями Министра иностранных дел Турции Х.Фидана и спецпосланника Президента США К.Келлога относительно прямых российско-украинских переговоров в Стамбуле, Ministero russo degli Affari esteri, 30 maggio 2025.
- Post di Oliver Carroll su X, 2 giugno 2025
- Post di Meduza su Telegram, 2 giugno 2025
- Post su Telegram dell’SBU, 2 giugno 2025.