Kiev arretra nei territori riconquistati durante la sua controffensiva

Negli ultimi giorni, l’esercito russo è avanzato nell’est e nel sud del Paese.

• All’inizio della settimana, Kiev si è ritirata dalla città di Marinka, nell’oblast’ di Donetsk, e il suo stato maggiore ha dichiarato che il ritiro è stato volontario e non forzato ¹.
• Presentata come una «vittoria tattica», la cattura di Marinka non dovrebbe tuttavia portare a un’accelerazione dell’avanzata russa nella regione.
• Negli ultimi giorni le forze russe sono avanzate anche a nord-ovest di Avdiivka, a sud di Houliaipol e a nord-ovest di Robotyne.

Robotyne è un villaggio dell’oblast’ di Zaporizhzhia che è stato messo a ferro e fuoco alla fine dell’estate, quando le forze ucraine vi hanno fatto il primo passo avanti significativo dopo il lancio della controffensiva a giugno. Sebbene Kiev sperasse di aprire una via verso Tokmak e quindi verso il Mar d’Azov, i progressi sono rallentati fino a diventare stagnanti negli ultimi mesi.

• In questa fase è difficile dire se l’avanzata russa intorno a Robotyne possa preannunciare una futura svolta.
• Al momento, il villaggio rimane in mano agli ucraini e l’Institute for the Study of War ritiene che la capacità delle forze russe di attuare rapidi movimenti meccanizzati sia «ancora insufficiente per aprire la strada a un’avanzata significativa» sul piano operativo  ².
• La ritirata delle forze ucraine riflette tuttavia una realtà che probabilmente diventerà sempre più significativa: senza un significativo supporto militare aggiuntivo, le risorse utilizzate per contenere le avanzate russe stanno diventando scarse.

La scorsa settimana, il deputato ucraino Yehor Chernev ha dichiarato in un’intervista: «Senza le munizioni americane, stiamo iniziando a perdere il territorio conquistato con fatica quest’estate» ⁴.

Mentre l’esercito ucraino perde terreno, Mosca continua a colpire duramente le città e le infrastrutture civili del paese. Nella notte tra il 28 e il 29 dicembre le forze russe hanno lanciato 122 missili e 36 droni, il più grande attacco aereo dal lancio dell’invasione nel febbraio 2022, secondo l’aeronautica militare ucraina ⁵.