A sei mesi dalle elezioni europee, il Grand Continent costruisce un’assise inedita per affrontare il tema dell’organizzazione del continente, nel cuore delle Alpi.
- In Valle d’Aosta, a partire da oggi, 130 personalità di alto livello si riuniscono per tre giorni attorno a una domanda: come organizzarsi nell’interregno?
- Questa tre giorni di conferenze, seminari e laboratori multilingue, multiscalari e interdisciplinari consentirà di lavorare su tre trasformazioni profonde che l’Europa deve affrontare: la transizione geopolitica, la transizione ecologica e la transizione digitale
Il Summit si inserisce nella scia del consiglio europeo del 13 e del 14 dicembre, cha ha portato all’apertura ufficiale dei negoziati di adesione con l’Ucraina e la Moldavia, ma ha per il momento fallito nel trovare un accordo su un nuovo pacchetto di sostegno di 50 miliardi di euro a favore di Kiev.
- I blocchi passati dell’Unione, l’allargamento, la ricostruzione dell’Ucraina e i possibili sviluppi della diplomazia europea attraverso il concetto di polilateralismo, saranno i temi centrali della prima giornata di lavori, con il ministro degli Esteri spagnolo José Manuel Albares, i ministri e i segretari di Stato responsabili degli Affari europei di Portogallo, Moldavia, Slovenia e Romania, l’ex capo negoziatore della Brexit Michel Barnier, la presidente della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo Odile Renaud-Basso, Lea Ypi e Nathalie Tocci.
- “L’Europa e il Sud” sarà il tema dei lavori dell’ultima sessione di questo lunedì, dedicata alla transizione geopolitica, in presenza dell’Alto rappresentante per gli Affari esteri Josep Borrell.
Dopo una COP 28 poco brillante, la transizione ecologica sarà il tema strutturante della mattinata di martedì.
- Si discuterà del futuro del Green Deal durante il prossimo ciclo politico europeo, del finanziamento della transizione e del nuovo ordine energetico, con Laurence Tubiana, Paul Magnette, Thomas Dermine, Jean-Yves Dormagen e Brad Setser.
La transizione digitale, il futuro industriale dell’Unione e il nuovo ambiente macroeconomico struttureranno i lavori del Summit martedì.
- L’impatto economico e sociale dell’IA ci terrà impegnati anche martedì con il co-relatore della legge sull’IA al Parlamento europeo Brando Benifei e la professoressa di diritto Anu Bradford.
- Con la ministra della Difesa spagnolo Margarita Robles, il Segretario generale del ministero degli Esteri estone Jonatan Vseviov e l’Amministratore Delegato di Airbus Guillaume Faury, ci chiederemo quali sono le diagnosi e i principi che dovrebbero guidare la costruzione di una base industriale europea adatta all’era della guerra estesa.
- Dalle criptovalute alla rinascita della guerra economica e al ritorno dell’inflazione, tre sessioni saranno dedicate al nuovo contesto economico che l’Unione deve affrontare, con relatori come la segretaria di Stato per l’Europa Laurence Boone, l’ex Premier Enrico Letta, Alessandro Aresu, Nicholas Mulder, Niall Ferguson e Isabella Weber, oltre all’ex consigliera di Joe Biden per l’economia internazionale Jennifer Harris.
Mercoledì, la giornata conclusiva si svolgerà a 3.466 metri di altitudine sul Monte Bianco, sulla vetta del continente.
- Sul tema «L’Europa tra due guerre», L’Alto Rappresentante Josep Borrell aprirà la giornata delineando la sua dottrina per un’Europa dopo il 24 febbraio (2022), l’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, e dopo il 7 ottobre, l’inizio della guerra del Sukkot.
- Un’ultima discussione rivisiterà il concetto di autonomia strategica per lanciare una nuova nozione centrale per l’agenda politica futura: l’autonomia strategica per le classi medie. Una discussione con Anu Bradford, Paul Magnette e Isabella Weber, da seguire qui.
- Il Premio letterario Grand Continent sarà attribuito mercoledì, a 3466 metri di altitudine. Giuliano da Empoli, Lea Ypi e la sotto-direttrice generale dell’UNESCO per le scienze umane e sociali, Gabriela Ramos, discuteranno le basi di un’agenda strategica per la cultura.
Le sessioni del Summit, diffuse in diretta, possono essere seguite qui.