Lorenzo Castellani


Per capire Jordan Bardella e la sua resistibile ascesa, non bisogna guardare a Meloni, ma a Di Maio.

Sintesi perfetta dell’era tecnopopulista, la traiettoria politica dell’ex leader del Movimento 5 Stelle — ora collocato al centro della macchina tecnocratica dell’Unione Europea — può insegnarci qualcosa sulla sequenza che sta iniziando in Francia.

Tra un ministro che parla di «sostituzione etnica» e dei decreti molto duri sulle ONG e sui diritti umani, l’esecutivo mantiene la sua ambivalenza, affiancando alla normalizzazione nei confronti dei partner europei un’agenda conservatrice e a tratti nazionalista in politica interna.

In un’ennesima mutazione genetica, la politica italiana dimostra ancora una volta di essere in grado di separare la retorica dagli atti concreti, e che il vincolo esterno è troppo forte per essere spezzato

Certo, l’ambiguità permane: tra un ministro che parla di «sostituzione etnica», in riferimento all’immigrazione e degli atti legislativi molto duri nei confronti delle navi gestite dalle ONG e dei diritti dei rifugiati, l’esecutivo mantiene la sua ambivalenza, affiancando alla normalizzazione nei confronti dei partner europei un’agenda conservatrice e a tratti nazionalista in politica interna

Da molto tempo, la capo-fila di un partito post-fascista sta conducendo un’operazione ambiziosa e complessa per prendere il potere in Italia partendo da una coalizione detta di “centro-destra”. Questo essenziale approfondimento di Lorenzo Castellani aiuta a capire meglio chi è Giorgia Meloni, che i sondaggi vedono favorita per le elezioni del 25 settembre.

Mario Draghi ha pronunciato al Senao uno dei discorsi più interessanti e complessi della sua carriera politica. Lorenzo Castellani analizza la sua retorica particolare – allo stesso tempo molto tecnocratica ma che parla direttamente al popolo, senza nessuna mediazione.

L’invasione dell’Ucraina ci avvicina alla fine di un mondo, e ci allontana dalla fine dell’interregno. La forma del nuovo ordine globale continua a delinearsi sotto i nostri occhi, sempre più precisa, sempre più inquietante – fino alla prossima crisi.

Era l’extrema ratio: per mancanza di accordo tra i partiti, il Parlamento italiano ha rieletto al Quirinale il presidente della Repubblica uscente, Sergio Mattarella. Per Giovanni Orsina e Lorenzo Castellani, che analizzano le tappe di questa elezione, questo è un sintomo che indica un cambiamento del sistema politico in Italia.

La pandemia ha cambiato per sempre la natura del potere. All’indomani della crisi, stanno emergendo tre scenari estremi: uno scenario burocratico e dirigista, un secondo scenario “populista”, o una profonda trasformazione delle strutture di potere.

In questa ampia conversazione che apre l’edizione italiana di La Nuova Lotta di Classe di Michael Lind, Raffaele Alberto Ventura e Lorenzo Castellani partono dai temi portati avanti dal pensatore americano per ragionare sulle fratture e ricomposizioni in corso nella politica e nelle società globali.