A differenza del 2016, Trump ha un piano: proiettare il passato nel futuro.
Da Musk ai rednecks, il suo stile ha definito una coalizione nuova e forte.
Per coglierla, Lorenzo Castellani crea una nozione: l’accelerazione reazionaria.
Lorenzo Castellani
“Giorgia Meloni dimostra ancora una volta i limiti della destra italiana, tutta votata al consenso e al mantenimento delle posizioni politiche originarie, incapace di rompere con l’euroscetticismo e il sovranismo fino in fondo, priva nei fatti di una cultura di governo e di culto della ragione di Stato”.
Per capire Jordan Bardella e la sua resistibile ascesa, non bisogna guardare a Meloni, ma a Di Maio.
Sintesi perfetta dell’era tecnopopulista, la traiettoria politica dell’ex leader del Movimento 5 Stelle — ora collocato al centro della macchina tecnocratica dell’Unione Europea — può insegnarci qualcosa sulla sequenza che sta iniziando in Francia.
Dai comuni isolati alle placche continentali, un mostro ibrido ha preso le redini della politica. Nel mondo del Minotauro, manageriale e burocratico, come risvegliare «lo spirito delle istituzioni»?
Per Lorenzo Castellani lo scrittore americano è stato una scoperta adulta, avvenuta durante la pandemia, che ha dato profondità alla sua visione del mondo. In una lunga analisi del pensiero mcCartiano, lo storico italiano prova a cogliere l’importanza dei suoi temi per leggere la società contemporanea
In un’analisi sulla portata storica del berlusconismo, capace di interpretare i sentimenti profondi della società italiana, Lorenzo Castellani ragiona sull’impatto che la morte del Cavaliere avrà sugli equilibri politici della coalizione al governo
Tra un ministro che parla di «sostituzione etnica» e dei decreti molto duri sulle ONG e sui diritti umani, l’esecutivo mantiene la sua ambivalenza, affiancando alla normalizzazione nei confronti dei partner europei un’agenda conservatrice e a tratti nazionalista in politica interna.
In un’ennesima mutazione genetica, la politica italiana dimostra ancora una volta di essere in grado di separare la retorica dagli atti concreti, e che il vincolo esterno è troppo forte per essere spezzato
Certo, l’ambiguità permane: tra un ministro che parla di «sostituzione etnica», in riferimento all’immigrazione e degli atti legislativi molto duri nei confronti delle navi gestite dalle ONG e dei diritti dei rifugiati, l’esecutivo mantiene la sua ambivalenza, affiancando alla normalizzazione nei confronti dei partner europei un’agenda conservatrice e a tratti nazionalista in politica interna
Da molto tempo, la capo-fila di un partito post-fascista sta conducendo un’operazione ambiziosa e complessa per prendere il potere in Italia partendo da una coalizione detta di “centro-destra”. Questo essenziale approfondimento di Lorenzo Castellani aiuta a capire meglio chi è Giorgia Meloni, che i sondaggi vedono favorita per le elezioni del 25 settembre.
Mario Draghi ha pronunciato al Senao uno dei discorsi più interessanti e complessi della sua carriera politica. Lorenzo Castellani analizza la sua retorica particolare – allo stesso tempo molto tecnocratica ma che parla direttamente al popolo, senza nessuna mediazione.
L’invasione dell’Ucraina ci avvicina alla fine di un mondo, e ci allontana dalla fine dell’interregno. La forma del nuovo ordine globale continua a delinearsi sotto i nostri occhi, sempre più precisa, sempre più inquietante – fino alla prossima crisi.
Era l’extrema ratio: per mancanza di accordo tra i partiti, il Parlamento italiano ha rieletto al Quirinale il presidente della Repubblica uscente, Sergio Mattarella. Per Giovanni Orsina e Lorenzo Castellani, che analizzano le tappe di questa elezione, questo è un sintomo che indica un cambiamento del sistema politico in Italia.
Il 2022 si apre con un’elezione cruciale per l’Italia e il suo futuro. Lorenzo Castellani ne analizza il contesto e presenta quattro scenari.
La pandemia ha cambiato per sempre la natura del potere. All’indomani della crisi, stanno emergendo tre scenari estremi: uno scenario burocratico e dirigista, un secondo scenario “populista”, o una profonda trasformazione delle strutture di potere.
In questa ampia conversazione che apre l’edizione italiana di La Nuova Lotta di Classe di Michael Lind, Raffaele Alberto Ventura e Lorenzo Castellani partono dai temi portati avanti dal pensatore americano per ragionare sulle fratture e ricomposizioni in corso nella politica e nelle società globali.
La chiave di volta per capire il nuovo regime di governo europeo.
Grazie alla pandemia di Covid-19, le strutture tecnocratiche realizzeranno l’agenda politica dei populisti.