Interviste


Un articolo pubblicato da Apple ha appena sconvolto il mondo dell’intelligenza artificiale.

Le capacità di ragionamento dei modelli attuali possono crollare completamente oltre un certo livello di difficoltà. Questi modelli sembrano «rinunciare» allo sforzo di ragionamento quando il compito diventa troppo difficile, anche se dispongono delle risorse necessarie.

Gary Marcus ricolloca queste limitazioni nel solco delle sue analisi passate e ne espone alcune delle cause profonde.

Consultato da Bernie Sanders e AOC, il sociologo e teorico Jonathan Smucker sta elaborando una strategia per fermare la controrivoluzione di Donald Trump.

Con una piattaforma elettorale basata sul «populismo economico» e una nuova generazione di élite politiche, sostiene che alcune battaglie decisive potrebbero aprire la strada alla vittoria. Ma per questo, il Partito Democratico deve cambiare radicalmente.

Di passaggio a Parigi, lo abbiamo incontrato.

Curtis Yarvin, Bronze Age Pervert, Marc Andreessen. Negli scritti della nebulosa composita del canone trumpista, un nome ricorre spesso: Friedrich Nietzsche.

Eretto a santo patrono, l’autore di Zarathustra è tuttavia oggetto di un totale fraintendimento da parte dei tecno-cesaristi della Silicon Valley.

Patrick Wotling, uno dei maggiori esperti di Nietzsche, cerca di spiegarne il motivo.

Per fare fronte alla Russia di Putin è necessario comprendere le fonti ideologiche e le dottrine del regime che, invadendo l’Ucraina, sembra dichiarare una guerra senza fine all’Europa.

Il principale di questi “produttori di ideologia” putiniani si chiama Sergej Karaganov.

Un’intervista esclusiva.

In Iran potrebbe essere imminente un cambiamento radicale.

Ma mentre un accordo con gli Stati Uniti sul nucleare consentirebbe una parziale riapertura del Paese, la popolazione sembra molto più preparata del regime a questa eventualità.

Se Washington e Teheran hanno entrambe bisogno di un deal, la Repubblica islamica ha interesse a preservare in parte lo status quo su cui ha fondato il proprio modello economico.

Ali Vaez fornisce precisazioni sullo stato di questi complessi negoziati da cui dipende il futuro del Medio Oriente.

Il successo dell’operazione Ragnatela, una grave battuta d’arresto tattica per Putin, non deve far dimenticare una scadenza importante: la settimana che sta per iniziare sarà decisiva per l’economia ucraina.

Venerdì, la fine delle misure commerciali eccezionali a favore dell’Ucraina potrebbe privarla di 3,3 miliardi di euro di entrate, pari al 2,5% del PIL del Paese secondo il ministro dell’Agricoltura ucraino.

Per comprendere la posizione di Kiev in questi negoziati discreti e difficili su un tema così scottante, l’abbiamo incontrato

“Se davvero si vuole uno scudo, quello offerto oggi da un Papa americano è uno scudo formidabile”.

Nessuno ne parla per il momento, ma la scelta del nome del primo papa statunitense potrebbe in realtà trovarsi in una lettera enciclica, Testem Benevolentiae, redatta da Leone XIII nel 1889 per denunciare un pericolo per la Chiesa alla fine del XIX secolo, “l’americanismo”.

Secondo Pasquale Annicchino, di fronte alla morsa imperiale di Donald Trump, il nuovo pontefice potrebbe avere scelto di evocare questo contesto in modo discreto e programmatico.

Dopo un soggiorno a Palo Alto, Carl Schmitt si trasferisce a Washington. Ma è davvero possibile consolidare un impero se lo scettro passa nelle mani dei giganti del digitale?

Questa terza e ultima parte della nostra lunga intervista con Curtis Yarvin esplora gli elementi più radicali e contraddittori della teoria politica che ispira le élite controrivoluzionarie trumpiste.

«Ogni rivoluzione dipende da un gruppo di persone giovani e di talento disposte a superare i propri limiti. In questo momento, Washington pullula di questi giovani rivoluzionari».

Nella seconda parte della nostra lunga intervista con Curtis Yarvin, abbiamo cercato di comprendere la teoria del potere di colui che ispira la nuova élite reazionaria che vuole sovvertire la democrazia americana.