Interviste


“Realismo progressista”.

Per il prossimo ciclo politico britannico, la persona che Keir Starmer e i laburisti hanno nominato come futuro capo della diplomazia ha un piano. In una lunga intervista rilasciata al Grand Continent, David Lammy delinea per la prima volta la sua dottrina globale – dall’Ucraina a Gaza passando per l’Indo-Pacifico – e la ricerca di una cooperazione più integrata con l’Unione europea.

Dall’Ucraina a Gaza, l’Austria vuole usare la sua neutralità come una leva: nel cuore di un’Europa che si sta riarmando, aspira a essere una potenza per la pace.

Per scoprire come, abbiamo chiesto al Cancelliere federale Karl Nehammer la strategia di Vienna per influenzare il nuovo ciclo politico e utilizzare il suo posizionamento per costruire ponti con il Sud.

“Non c’è un’etica condivisa lungo la supply chain”: stiamo per far deragliare le catene del valore con i nostri valori?

In un mondo rotto e sempre più regolamentato, le multinazionali che avevano puntato su una crescita globalizzata e su un diritto uniforme rischiano di disgregarsi. Per Fabio Londero, General Counsel del gruppo siderurgico friulano Danieli, le conseguenze negative dell'”effetto Bruxelles” potrebbero essere fatali.

Tre imperi digitali si affrontano: Cina, Stati Uniti e Unione Europea. In questa guerra dematerializzata, la regolamentazione è la chiave della vittoria. In un’ampia intervista, Anu Bradford, docente alla Columbia University, analizza le logiche, le differenze e i punti di convergenza tra i tre modelli che si spartiscono il mondo. È la battaglia per l’anima dell’economia digitale.

Donald Trump potrebbe essere il prossimo Presidente degli Stati Uniti. Ma concentrandoci troppo su di lui, finiamo per sottovalutare l’evoluzione del Partito Repubblicano: Trump non è la causa, ma il sintomo, della trasformazione del partito negli ultimi quattro decenni. In questa lunga intervista, Julian Zelizer, professore a Princeton, dipinge il quadro di un paese fratturato. Fino a che punto?

L’ex presidente ecuadoriano Rafael Correa è rifugiato politico in Belgio dal 2021. In una lunga intervista, ripercorre le recenti elezioni presidenziali in Ecuador, gli attacchi rivolti e ai suoi sostenitori politici e, più in generale, il panorama politico in America Latina, a poche settimane dal terremoto Milei. Facciamo il punto della situazione e guardiamo al futuro di un continente nel pieno dell’interregno.

Tra i paesi più piccoli dell’OCSE e dell’UE, l’Estonia è anche il più avanzato nel campo dell’istruzione. Per capire le ragioni di questo successo, abbiamo parlato con Kristina Kallas, ministra dell’Istruzione, che ci ha descritto come il sistema scolastico sia parte di una riflessione più ampia sulla composizione politica e sociale del suo paese – e sul suo ruolo in Europa. In un momento in cui viene sollevata la questione dell’allargamento all’Ucraina, l’Estonia potrebbe rappresentare un modello?

La Cop 28 si apre domani a Dubai. Al centro delle discussioni ci sarà un tema: il debito? Perché Il premio Nobel per l’Economia Joseph Stiglitz ne discute con l’ex ministra delle Finanze della Nigeria Kemi Adeosun, l’ex ministro argentino Martín Guzmán e l’economista Ishac Diwan.

Dall’Ucraina a Gaza, la guerra si estende. Il mondo si frattura sotto i nostri occhi. Benché prudente sull’idea di una seconda Guerra fredda, Carlo Galli dipana i punti di tensione e scontro che definiscono il nostro mondo, forte di una convinzione: «Il conflitto odierno è solo geopolitico, non ha come posta in palio una visione del mondo». Un’intervista essenziale.