Il più grande paradosso dell’Unione si trova in Germania. Sebbene il Paese sia uno dei più affezionati all’integrazione europea, è anche uno dei maggiori oppositori del processo. Dalle scelte di bilancio alla diplomazia, questa stimolante prospettiva ripercorre la storia delle politiche che hanno indebolito l’Unione e la Germania. A margine, sorge una domanda: cambiare rotta è ancora possibile?
Ieri Matteo Salvini ha voluto riunire a Firenze i suoi alleati. Questa grande adunata dei partiti sovranisti e populisti europei sarebbe dovuta essere una dimostrazione di forza a sei mesi dalle elezioni europee. Il risultato è stato però contrastante, tanto da farci chiedere a chi giovasse davvero questo raduno. Muovendosi su tutte le scale – locale, nazionale, europea – David Allegranti ci dà gli strumenti per capire questo nuovo episodio nel processo di ricomposizione delle destre europee.
«L’educazione è la chiave», una conversazione con Kristina Kallas, ministra estone dell’Istruzione
PoliticaTra i paesi più piccoli dell’OCSE e dell’UE, l’Estonia è anche il più avanzato nel campo dell’istruzione. Per capire le ragioni di questo successo, abbiamo parlato con Kristina Kallas, ministra dell’Istruzione, che ci ha descritto come il sistema scolastico sia parte di una riflessione più ampia sulla composizione politica e sociale del suo paese – e sul suo ruolo in Europa. In un momento in cui viene sollevata la questione dell’allargamento all’Ucraina, l’Estonia potrebbe rappresentare un modello?
La crisi ecologica apre un nuovo campo di possibilità per la sinistra. Contro l’illiberalismo autoritario o la post-politica del capitalismo verde, la natura trasversale degli effetti della catastrofe climatica ci invita a immaginare una nuova forma di populismo ecologico. Uno spunto di dottrina firmato Chantal Mouffe.
Se l’Occidente riduce il suo aiuto all’Ucraina, la Russia vincerà. Se lo aumenta, l’Ucraina può vincere. Ecco, in poche parole, cosa spiega Frederick W. Kagan in questo studio molto informato sull’attuale stallo della guerra in Ucraina. Nel momento in cui il sostegno occidentale all’Ucraina aggredita vacilla, proponiamo una lettura essenziale per cogliere la particolarità di un conflitto che potrebbe volgere a nostro sfavore se non restiamo vigili.
Non si tratta più di sapere se l’Unione si allargherà, o quando si allargherà, ma come possiamo farlo rafforzando la nostra Europa.
Uno spunto di dottrina firmato Laurence Boone.
Per cogliere la novità della guerra in Ucraina, bisogna comprendere cosa lega questo conflitto alla storia di lunga durata dello scontro militare. In questo studio, il generale Benoît Durieux, presidente della Académie de défense de l’École militaire, analizza le tre leggi che governano il conflitto ucraino. Un testo essenziale che traccia le linee tattiche della guerra estesa.
Il partito di estrema destra del veterano della politica olandese Geert Wilders ha vinto le elezioni nei Paesi Bassi. Mentre il difficile compito di formare un governo potrebbe richiedere mesi, i dati elettorali mostrano già in che misura l’equilibrio di potere si è invertito in due anni. In questo studio approfondito, François Hublet fornisce un’analisi dettagliata del voto di mercoledì ed esplora le diverse opzioni per il futuro.
«Solo perché si è eletti, non significa che si possa fare tutto», una conversazione sul futuro della Polonia
La Polonia dopo un'elezione storicaPossiamo imitare i metodi degli illiberali per uscire dall’illiberalismo? Questa è una delle domande che si pone l’opposizione polacca mentre si prepara a formare una coalizione di governo. Marcin Matczak, noto avvocato vicino all’opposizione, e Katarzyna Skrzydłowska-Kalukin, specialista di questi temi, riflettono sulle tracce lasciate dal partito di Jarosław Kaczyński. Comunque vada, dopo otto anni di governo del PiS, la democrazia polacca si è già trasformata.
E se l’Europa stesse commettendo un errore cercando di emulare i modelli di capitalismo politico emersi in Cina e negli Stati Uniti? Questa è la seria domanda posta da David Edgerton in questo testo, che considera come l’economia del quotidiano – la Foundational Economy – potrebbe essere molto più incisiva nel migliorare lo standard di vita degli europei nel medio e lungo termine.