Spunti di dottrina


Gli obiettivi climatici degli accordi di Parigi non saranno raggiunti. La lotta ecologica radicale sembra illusoria, persa nella trappola di un mondo fratturato. In questo contesto, Luca Picotti traccia il profilo della linea realista che secondo lui si imporrà: un ambientalismo difensivo che cercherà di adattare, per quanto possibile, le nostre società alla futura catastrofe.

Su un pianeta in ebollizione, come possiamo evitare di scontrarci per quello che condividiamo?
Il Grand Continent e l’UNESCO hanno invitato in modo congiunto lo storico Dipesh Chakrabarty a tenere la lezione inaugurale della Conferenza generale dell’Organizzazione. Pubblichiamo il suo testo inedito, in collaborazione con il Corriere UNESCO.

La guerra si estende: dall’Ucraina a Gaza, dall’intelligenza artificiale alla democrazia.
In uno spunto di dottrina, Giuseppe Conte riflette su come l’Unione possa affrontare queste sfide — tornando alla politica.

Come dare un senso alle guerre culturali che attraversano il nostro mondo? Per Giovanni Orsina, il nostro spazio politico è attraversato da una ribellione, quella del «vistocogliocchi», delle certezze sensibili, contro il «sentitodire» del sapere stabilito. Per riannodare i fili della società, la politica dovrà sentire questa rivolta – e cercare degli strumenti per risponderle.

Xhiro. E se un popolare rito delle coste dell’Adriatico permettesse di comprendere le difficoltà del processo di allargamento europeo? Nel momento in cui Emmanuel Macron, Olaf Scholz, Ursula von der Leyen e altri leader europei discutono del futuro dell’Unione, Lea Ypi riesuma dal suo passato il ricordo di una passeggiata nell’Albania comunista. Firma qui uno splendido testo dedicato a un’Europa che fatica ad affrontare i suoi limiti prima di impartire meglio le sue lezioni a chi vorrebbe aderirvi

L’Unione non ha scelta, per affrontare le fratture della guerra estesa deve allargarsi. E per allargarsi deve trasformarsi. Questo testo, tratto dalla riflessione franco-tedesca del «Gruppo dei Dodici» e firmato dai due relatori del gruppo, Olivier Costa e Daniela Schwarzer, presenta tre piste – senza retorica, ma senza neanche rinunciare all’ambizione di un’Unione capace di agire