Politica

Lettura estesa

La guerra in Ucraina non ha ricomposto un mondo in blocchi. Ma perché gli occidentali si sono sorpresi di trovarsi “soli al mondo”? Secondo Mario Pezzini, la via d’uscita dall’interregno in Europa consiste nell’affrontare i problemi repressi e nel costruire alleanze strategiche.

L’invasione dell’Ucraina ci avvicina alla fine di un mondo, e ci allontana dalla fine dell’interregno. La forma del nuovo ordine globale continua a delinearsi sotto i nostri occhi, sempre più precisa, sempre più inquietante – fino alla prossima crisi.

Attraverso la voce del patriarca Kirill, Putin si sta lanciando in una guerra apocalittica. Ecco come la Chiesa ortodossa russa giustifica l’invasione dell’Ucraina.

“Che il mondo possa perire con la Russia”. Oggi, la “solitudine del sanguemisto” si ottiene attraverso la guerra totale e la fuga in avanti. Quattro anni prima dell’invasione dell’Ucraina, Vladislav Surkov, l’ideologo del putinismo, aveva teorizzato l’isolamento russo.

Era l’extrema ratio: per mancanza di accordo tra i partiti, il Parlamento italiano ha rieletto al Quirinale il presidente della Repubblica uscente, Sergio Mattarella. Per Giovanni Orsina e Lorenzo Castellani, che analizzano le tappe di questa elezione, questo è un sintomo che indica un cambiamento del sistema politico in Italia.

Perché queste elezioni presidenziali italiane sono così importanti? È una figura in evoluzione che emerge nelle crisi e finisce per trasformarsi, come un proteo. In questo studio, Mario de Pizzo ripercorre la densa storia del Quirinale e chiede al costituzionalista Francesco Clementi: un nuovo potere è già qui, dobbiamo prenderne atto?