Entriamo nel terzo anno della guerra su larga scala della Russia contro l’Ucraina. Conflitti e tensioni si susseguono: scoppiano in Medio Oriente e minacciano Indo-Pacifico. In un anno pieno di rischi, segnato da elezioni cruciali, abbiamo individuato 10 tendenze da seguire per pensare la difesa europea nel 2024.
Di una delle figure più influenti del Medio Oriente contemporaneo sappiamo poco o niente. Dallo scoppio della guerra del Sukkot, Hassan Nasrallah, leader di Hezbollah, ha parlato più volte. Le immagini dei suoi ultimi due discorsi sono state proiettate in tutto il mondo. Nel discorso di novembre ha spiegato la strategia dell’organizzazione dopo lo scoppio della guerra da parte di Hamas. Lo traduciamo, lo presentiamo e lo commentiamo riga per riga.
Guerra e pace non sono dimensioni impermeabili. L’Ucraina era già definita da uno stato di guerra molto prima che Vladimir Putin lanciasse la sua invasione su larga scala. Per pensare il dopoguerra ucraino, dobbiamo tenere conto delle spaccature insite in questo lungo periodo di conflitto. Si può mai uscire dalla guerra?
«Meno si parla degli accordi di Abramo e meglio è per loro», una conversazione con Jonathan Winer
MediterraneoDalla guerra di Putin in Ucraina alla guerra del Sukkot, il nostro mondo minaccia di disfarsi. Sebbene i pericoli siano immensi, è possibile immaginare scenari per il futuro. Jonathan Winer, ex inviato speciale degli Stati Uniti in Libia, ci prova in questa intervista.
Ieri Volodymyr Zelensky non si è presentato al Congresso degli Stati Uniti, dove avrebbe dovuto tenere un discorso. Il Presidente ucraino ha perso un’occasione storica, in un momento in cui il sostegno di una parte dell’opinione pubblica americana sta diminuendo? Questo studio approfondito illustra le conseguenze di un ritiro anche parziale degli Stati Uniti, per l’Ucraina ovviamente, ma anche per l’Europa. Mentre si disegna la possibilità di un ritorno al potere di Trump, l’Unione Europea deve prendere in mano la propria sicurezza più di quanto abbia mai fatto. Una lettura essenziale.
Se l’Occidente riduce il suo aiuto all’Ucraina, la Russia vincerà. Se lo aumenta, l’Ucraina può vincere. Ecco, in poche parole, cosa spiega Frederick W. Kagan in questo studio molto informato sull’attuale stallo della guerra in Ucraina. Nel momento in cui il sostegno occidentale all’Ucraina aggredita vacilla, proponiamo una lettura essenziale per cogliere la particolarità di un conflitto che potrebbe volgere a nostro sfavore se non restiamo vigili.
Per cogliere la novità della guerra in Ucraina, bisogna comprendere cosa lega questo conflitto alla storia di lunga durata dello scontro militare. In questo studio, il generale Benoît Durieux, presidente della Académie de défense de l’École militaire, analizza le tre leggi che governano il conflitto ucraino. Un testo essenziale che traccia le linee tattiche della guerra estesa.
Dall’Ucraina a Gaza, la guerra si estende. Il mondo si frattura sotto i nostri occhi. Benché prudente sull’idea di una seconda Guerra fredda, Carlo Galli dipana i punti di tensione e scontro che definiscono il nostro mondo, forte di una convinzione: «Il conflitto odierno è solo geopolitico, non ha come posta in palio una visione del mondo». Un’intervista essenziale.
Per molto tempo, Hamas si è tenuto ai margini del jihadismo globale. Tutto è cambiato il 7 ottobre, dopo il suo attacco a Israele. Con una prospettiva informata, Asiem El Difraoui spiega come e perché l’organizzazione terroristica è diventata un modello globale per gli estremisti, con il rischio di incoraggiare degli emuli in Europa.
Quaranta giorni dopo il 7 ottobre, come articolare una posizione europea per la pace?
Uno spunto di dottrina firmato dall’Alto rappresentante Josep Borrell.